La gestione dei rifiuti continua a fare acqua da tutte le parti con il risultato che la città è sempre più sporca e nel degrado. I cronici problemi finanziari che da mesi attanagliano Palazzo Zanca impediscono a Messinambiente di svolgere il proprio servizio con regolarità. Mezzi fermi per l’impossibilità di assicurarli, gasolio contato, fornitori e dipendenti non pagati e raccolta porta a porta più volte annunciata, ma mai entrata in servizio.
Eppure, le criticità sarebbero anche di natura puramente gestionale. Ieri mattina l’intero consiglio della IV Circoscrizione si è riunito proprio sotto la sede di Messinambiente. Una vera e propria protesta scaturita dalla mancata risoluzione da parte della società partecipata della problematica legata alla rimozione dei cassonetti per l’immondizia. La Municipalità rappresentata dal presidente Francesco Palano Quero ha più volte chiesto un confronto con la stessa Messinambiente senza però ottenere risposta. Si è arrivati così ad un acceso diverbio tra Quero e il direttore tecnico Roberto Lisi.
Intanto, l’ennesima emergenza rifiuti non accenna a placarsi. Complice l’inciviltà di molti cittadini, in molti quartieri si sono formate discariche a cielo aperto che rendono l’aria irrespirabile. E la situazione non migliorerà fino a quando Palazzo Zanca non approverà l’ormai famoso Previsionale 2015.
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