Era lo scorso giugno quando, con uno strettissimo giro di vite, il
direttore generale del Policlinico, Marco Restuccia, aveva annullato le promozioni di 6 dirigenti medici, demansionandoli al ruolo antecedente il passaggio di livello. A motivo del provvedimento c’era che le promozioni erano avvenute senza alcuna procedura concorsuale.
Un boccone difficile da digerire per chi, da anni, esercitava un ruolo
impegnativo all’interno del Policlinico universitario: i ‘detronizzati’ sono tutti in possesso di laurea in medicina e chirurgia, inseriti nel dipartimento di Chirurgia generale, Oncologia e Anatomia patologica, diretto da Giuseppe Navarra.
Contro il provvedimento del manager sanitario c’è già un ricorso davanti al giudice del Lavoro, ma si prevedono tempi lunghi per la decisione.
Intanto, va registrata una stranezza da parte dell’Ufficio Legale del
Policlinico. Un parere, emesso lo scorso marzo, sconsigliava al direttore generale il demansionamento dei sei dirigenti medici.
L’ufficio Affari legali e Contenzioso, infatti, il 20 marzo scorso, in merito alla predisposizione dirigenziale di procedere all’annullamento delle 6 promozioni, così si esprimeva: ” esporrebbe il Policlinico al concreto rischio di contenziosi che potrebbero «condurre anche a esiti negativi per l’azienda”.
Vero è- avrebbero ammesso i legali- che la responsabile del settore Affari generali e risorse umane, Giuseppa Sturniolo, già a febbraio aveva “inoltrato una dettagliata relazione, individuando chiare irregolarità e ritenendo necessario attivare le procedure di ripristino della legalità violata”, ma -sottolineavano gli esperti – c’è un termine massimo all’azione di ripristino per i rapporti contrattuali o convenzionali, stabilito in 3 anni.
Le promozioni annullate a giugno da Restuccia risalgono agli anni che
vanno dal 2004 al 2006, quando direttore generale era Carmelo Caratozzolo. L’ufficio Legale, dunque, 3 mesi prima l’emissione del provvedimento, in pratica dice: “Troppo tardi per annullarle”.
Restuccia, però, non demorde, e chiede ai legali di “integrare con la
massima urgenza il parere del 20 marzo, al fine di consentire alla
direzione l’adozione dei provvedimenti di competenza”.
Il manager è certo di essere nel giusto e che il parere non abbia sufficientemente considerato che “alcuni dipendenti esercitano le funzioni di dirigente medico senza avere mai superato il relativo concorso e senza una norma di carattere eccezionale che legittimi la situazione”. Di più, Restuccia ipotizza anche responsabilità relative ad un eventuale ‘danno erariale’, scaturito dalle maggiorazioni di stipendio percepite dai 6 medici retrocessi, nei 10 anni da dirigente medico.
Su spinta del direttore generale, arriva, il 22 giugno 2015, il nuovo parere dell’Ufficio Legale, che stavolta , però, produce elementi legislativi a supporto dell’annullamento delle promozioni.
Strano ma vero, che uno stesso ufficio smentisca se stesso in due diversi momenti per una stessa questione.
Subito dopo l’ok, dunque, il direttore generale annulla le promozioni di 6 medici divenuti dirigenti senza concorso. Alla decisione, 2 mesi dopo, si oppongono i sindacati, che si appellano alla legge vigente, sottolineando che l’annullamento non è avvenuto “entro un termine ragionevole”.
Nulla di fatto. almeno sin qui. Nonostante l’intervento dei sindacati e un contenzioso in attivo davanti al giudice del Lavoro, la linea dura del Policlinico sembra inamovibile. Anzi, c’è chi sostiene che altri dirigenti medici potrebbero essere retrocessi.
E dire che almeno due tra i 6 raggiunti dal provvedimento,
paradossalmente, avrebbero a loro supporto, ed è documentato, un parere legale del 17 dicembre 2004, commissionato dal Policlinico. Riporta: ” la piena legittimazione a ottenere l’equiparazione alle posizioni economico- funzionali di medico ospedaliero, essendo supportata dal possesso dei titoli. Il non accoglimento potrebbe legittimare l’instaurazione di un giudizio”.
Qualcosa non quadra, al Policlinico di Messina: ci sarà stato errore
nell’era Caratozzolo o c’è adesso con Restuccia manager?
Patrizia Vita
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