Peppino Impastato: 3 cose tra libri, film e dischi per non dimenticare la sua morte

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Per non dimenticare la morte di Peppino Impastato, giornalista, speaker radiofonico, attivista politico, personaggio noto per le sue denunce a Cosa Nostra, ucciso dalla mafia a Cinisi, in provincia di Palermo, torniamo sulle parole che per lui sono state scritte, sulle immagini che per lui sono state girate, sulle note che per lui sono diventate musica.

È la notte del 9 maggio 1978 quando con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia, Peppino Impastato venne ucciso dalla mafia. Il 16 maggio la madre di Peppino, Felicia Bartolotta e il fratello Giovanni, inviano un esposto alla Procura indicando Badalamenti come mandante dell’omicidio. Il 5 marzo 2001 la Corte d’assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole, condannandolo a 30 anni di reclusione. L’11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato all’ergastolo.

Per non dimenticare la morte di Peppino Impastato

A maggio del 1980, si costituisce formalmente il Centro siciliano di documentazione, primo centro studi sulla mafia nato in Italia, fondato da Umberto Santino e Anna Puglisi, intitolato proprio a Peppino Impastato. La casa di Badalamenti è stata confiscata e assegnata alle associazioni Casa Memoria “Felicia e Peppino Impastato” e oggi è la sede della Biblioteca Comunale. Dal 2017, a Palermo, è stato aperto il centro No Mafia Memorial, uno spazio polivalente, all’interno del quale è stato sviluppato un percorso tra gli eventi storici più importanti della lotta alla mafia.

Qui tre cose tra film, libri, dischi dedicati a Peppino Impastato, per non dimenticare la sua morte:

  • Amore Non Ne Avremo – 26 Canzoni Per Peppino Impastato: disco uscito nel 2008 con Il Manifesto. Tra le canzoni anche “Ciuri di Campo”: poesia di Impastato suonata e cantata dai Lautari insieme a Carmen Consoli;
  • Un giullare contro la mafia: edito da BeccoGiallo, la graphic novel è stata scritta e illustrata da Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso;
  • Felicia Impastato: si intitola così il film per la tv del 2016, diretto da Gianfranco Albano, con Lunetta Savino, che indossa i panni della madre di Peppino.

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