“Messina deve accelerare il procedimento per la costruzione del secondo Palazzo di Giustizia e ciò non solo per far cessare lo spreco di quasi 2 milioni di euro/anno per affitti vari e per offrire una sede dignitosa per l’amministrazione della Giustizia, ma anche per offrire un ulteriore concreto motivo per scongiurare la paventata soppressione della Corte d’Appello”. Lo afferma il movimento Vento dello Stretto che questa mattina è tornato sulla nota questione in un convegno organizzato dall’Ordine degli avvocati alla Camera di Commercio con l’obiettivo di realizzare un osservatorio permanente che analizzi gli effetti della soppressione della Corte d’Appello di Messina.
“Oltre a contestare le fragili motivazioni di “spending review” – precisa il movimento – serve poter dire al Governo che sarebbe un grave spreco per le casse dello Stato costruire il Palagiustizia satellite ed al contempo sopprimere la Corte d’Appello. Per fare questo occorre decidere ed aprire il cantiere. La battaglia per la Corte d’Appello deve essere la prima questione comune da affrontare come Città Metropolitana con il coinvolgimento di tutti gli altri comuni del comprensorio”
“Dobbiamo inoltre – conclude Vento dello Stretto – pretendere da Catania e da Palermo il sostegno che Messina ha dato un anno addietro contro la soppressione del TAR Catania”.
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