Lo ha assicurato ieri l’assessore Borsellino durante il tavolo tecnico in Regione, lo ha confermato oggi il sindaco Accorinti: il pronto soccorso del Piemonte non verrà chiuso, così come verranno mantenute le attività di emergenza – urgenza collaterali. Il verdetto dell’incontro di eri a Palermo, tra l’assessore regionale e i vertici delle aziende sanitarie messinesi, mette più ordine alla caotica vicenda riguardante il nosocomio di viale Europa. L’assetto delle strutture sanitarie messinesi è comunque destinato a cambiare. In merito si attende il giudizio dell’Ars sul ddl che prevede la fusione Piemonte – Neurolesi. L’Assemblea dovrà votare il provvedimento entro il 15 luglio.
Intanto, Policlinico e Università di Messina intervengono sulla questione per fare ulteriore chiarezza dopo il tavolo tecnico regionale. “I lavori sono solo all’inizio – sottolineano il Rettore Pietro Navarra e il direttore generale del Policlinico Marco Restuccia – e di certo nulla di definitivo ieri è stato deciso in merito all’assetto che la sanità messinese avrà in futuro. Del resto tutte le decisioni saranno prese da parte dell’Assessorato alla Salute. Ecco perché in questo momento – continuano – appare prematuro attribuire “vocazioni” particolari che gli ospedali cittadini devono, o dovrebbero, assumere. Di certo quella di relegare il Policlinico universitario a struttura con funzioni di ospedale generale della città non può essere una affermazione che appartiene alla realtà”.
“Il Policlinico universitario – si legge nella nota – è e resta, una struttura di eccellenza, in conformità alle previsioni normative già esistenti. Un punto di riferimento dove l’assistenza è supportata dalle risorse preziose della didattica e della ricerca. Ambiti di lavoro, dunque, che a 360 gradi offrono al cittadino un panorama di servizi estremamente vasto, tenuto conto anche della caratterizzazione quale azienda dove si erogano prestazioni di alta complessità. Tra queste si annovera di certo tutta l’attività afferente all’oncologia, inserita in un contesto dove ci sono strutture, strumentazioni e professionisti in grado di affrontare e gestire i casi più complessi. Sono presenti, infatti, tutte le unità operative per il trattamento delle patologie oncologiche”.
Infine, Navarra e Restuccia ribadiscono “come il tavolo tecnico sia uno strumento a supporto delle decisioni che l’assessorato regionale riterrà di intraprendere. Per questo l’unico referente del tavolo tecnico è l’assessore Borsellino, cui spetterà il compito di rilasciare informazioni di carattere ufficiale, mentre – da questo momento – qualsiasi dichiarazione attribuita a componenti del tavolo tecnico, non potrà essere considerata ufficiale e rappresentativa del tavolo stesso”.
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