Grande successo ieri sera al Palazzetto della Cittadella sportiva universitaria del Cus che ha aperto le sue porte per ospitare la prima Festa del Birrificio Messina. Una bella serata di divertimento e riflessione, di messaggi positivi e azioni che devono servire da esempio, la musica dei Kunsertu, l’arte di Tony Canto.
Una grande festa. Una bella serata dedicata alla solidarietà, allo sport, alla musica, alle associazioni, a tutte quelle forze vive che operano nella nostra città e che hanno voglia di fare bene e di rendere Messina più bella. Tutti insieme ieri sera, riuniti al palazzetto della Cittadella Sportiva del Cus Unime per la prima edizione della Festa del Birrificio Messina. Un evento che ha regalato tanti momenti di divertimento e riflessione, dal palco sono partiti tanti messaggi di speranza e impegno per una Messina che non deve arrendersi e deve alzare la testa di fronte a tutte le difficoltà che la attanagliano.
“Siamo qui per festeggiare e condividere un altro piccolo – ha detto Mimmo Sorrenti, presidente della coop Birrificio Messina – ma per noi importantissimo passo con i messinesi. Con la città che ci è stata accanto, che si è affezionata alla nostra storia, che ha creduto in noi forse anche quando tutto sembrava impossibile. La prima birra è stata imbottigliata e confezionata lo scorso 29 settembre. Alle 20.09 nascevano ufficialmente la Birra dello Stretto e la Doc 15. Il 26 ottobre le nostre birre hanno lasciato i capannoni del nostro stabilimento per arrivare finalmente in commercio. In pochi giorni è stato un boom. Neanche noi ci aspettavamo tanto. Anche per questo abbiamo deciso che era giusto festeggiare e brindare insieme a tutti voi per questo primo traguardo che però dev’essere solo l’inizio. In un mese e mezzo abbiamo venduto 520 mila bottiglie, abbiamo prodotto oltre 1500 ettolitri di birra, siamo riusciti a coprire tutta la provincia e ora piano piano proveremo ad espanderci nelle altre città siciliane poi in giro per l’Italia. Un grazie va anche a loro, a chi ha seguito da lontano dimostrando comunque grande vicinanza, segno che i chilometri non riescono a tenere distanti i cuori. Possiamo dire che un ristorante di Torino ha già le nostre birre e poi tante casse sono partite per le più disparate città d’Italia grazie agli ordini fatti da decine di messinesi”.
I 15 del Birrificio Messina hanno consegnato diverse targhe di riconoscimento ai tanti amici che nel corso di questi anni sono stati vicini al Birrificio, anche quando era ancora solo un nome e una scommessa.
E’ stato premiato Tullio Chiaramonte per l’etichetta vincitrice del concorso “La Birra della Tua Terra”, indetto ormai quasi due anni fa dall’associazione Terra Nostra, presieduta da Pasquale Calapso e formata da tanti giovani che vogliono lottare per non dover abbandonare Messina.
Sono state ringraziate le squadre e le società sportive che in questi anni si sono fatte promotrici di una sorta di sponsorizzazione al contrario, scegliendo di portare sulle proprie maglie il marchio del Birrificio Messina in giro per campi, palazzetti e strade di tutta Italia, come hanno raccontato i presidenti della Pallavolo Messina, Giorgio Muscolino, e dell’Associazione ciclisti dei Peloritani.
La serata è stata dedicata all’associazione Abc-Amici dei Bimbi in Corsia. Associazione che si occupa di rendere meno duro il periodo di degenza dei bimbi ricoverati nel reparto di Pediatria del Policlinico e che con il loro lavoro quotidiano provano a regalare sorrisi lì dove purtroppo spesso c’è sofferenza. Per l’Abc il Birrificio Messina ha messo all’asta le prime due bottiglie prodotte dallo stabilimento, asta vinta dalla generosità di Eliana Abate che ha permesso di donare così 350 euro all’associazione. Nel corso della serata un’altra raccolta fondi è stata organizzata con le cartoline del Birrificio e l’annullo filatelico di Poste Italiane.
Un momento di raccoglimento è stato dedicato alla piccola Laura Lombardo, che ha tragicamente perso la vita nell’incidente di sabato mattina in via La Farina, e alle tre vittime della nave Sansovino, ai tre uomini che hanno perso la vita mentre stavano lavorando: Giuseppe D’Ambra, Christian Micalizzi e Santo Parisi.
I 15 del Birrificio sono saliti tutti insieme sul palco per dire ancora una volta grazie a chi ha creduto in loro, per ricordare a tutti che nulla è impossibile e soprattutto che collaborando, mettendo insieme risorse ed energie, i sogni si possono realizzare.
La serata è stata poi dedicata ad un lungo concerto che ha visto sul palco tanti artisti, tutti ovviamente messinesi. Grandi applausi e tanta attesa per gli ospiti: Tony Canto e i Kunsertu. Tony Canto, artista raffinato, produttore, paroliere, musicista, ha suonato e cantato per la prima volta “A mare si gioca”, la poesia portata sul palco un anno fa da Nino Frassica al Festival di Sanremo. Parole che hanno toccato e commosso, che raccontano il dramma dell’immigrazione, la morte di un bimbo a faccia in giù sulla sabbia, quando invece a mare si dovrebbe solo giocare.
I Kunsertu, ormai da quasi un anno tornati a regalare musica dopo 21 anni di silenzio, hanno fatto ballare il palazzetto, emozionando come sempre sulle note della storica Mokarta.
Grande musica e tanto divertimento anche con le performance dei Joshua Tree, cover band degli U2 che ha suonato i più bei successi della rock band irlandese, e i Ka Jah City che con i loro ritmi raggae, ska e folk hanno fatto ballare e riscoprire il sound delle nostre tradizioni.
Protagonista assoluta ovviamente la birra che è stata festeggiata dai tantissimi messinesi che hanno affollato il palazzetto.
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