Non si è attenuata la preoccupazione della Fit Cisl per il futuro dei lavoratori del comparto ambiente del comune di Messina. “Archiviato il passato, quindi Messinambiente ed Ato3, il futuro della MessinaServizi Bene Comune è ancora troppo incerto”. A lanciare il grido d’allarme sono i segretari provinciali Manuela Mistretta, Rosaria Perrone e Letterio D’Amico, che puntano il dito contro le troppe incertezze che regnano attorno alla nuova società. “Esiste innanzitutto una transazione tra Ato3 e Messinambiente, del valore di dieci milioni, da definire entro il 24 ottobre, della quale non si sa nulla nonostante l’accordo tra le due partecipate sia stato raggiunto oltre un anno fa. L’impegno di spesa di Messinambiente, poi, è scaduto il 31 agosto, e con l’arrivo dei quattro milioni e duecentomila euro del capitolato d’oneri, anch’esso in scadenza alla fine di ottobre, presumibilmente i fondi destinati a Messinambiente saranno terminati. L’affidamento del servizio, poi – aggiungono i tre segretari – scadrà alla fine dell’anno, come indicato nell’ordinanza sindacale di proroga di luglio. Nonostante questo, nessuna notizia è trapelata in merito al nuovo affidamento”.
La Fit Cisl, per questi motivi, richiede un tavolo tecnico permanente settimanale, in maniera che il passaggio tra la vecchia Messinambiente e la nuova società avvenga nella maniera meno traumatica possibile per i lavoratori e soprattutto per la città. In mancanza di un pronto riscontro da parte dell’amministrazione, il sindacato si riserva di convocare le assemblee dei lavoratori.
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