L’Fp Cgil rompe gli indugi e minaccia una vera e propria mobilitazione se entro pochi giorni il Consiglio comunale non esiterà la delibera sul contratto di servizio della Messina Servizi Bene Comune.
Che il settore della raccolta e gestione dei rifiuti fosse una polveriera lo si era capito, il civico consesso aveva chiesto dei chiarimenti alla Giunta in merito all’atto ma la situazione sembra ancora in alto mare.
Lo scorso febbraio, dopo l’ennesimo estenuante tira e molla, l’aula consiliare ha approvato l’atto costitutivo della società che però nel frattempo è rimasta una vera e propria scatola vuota. “Spettatori” interessati di questa vicenda sono i lavoratori di Messinambiente, che attendono la votazione del Consiglio e l’iter per il passaggio del personale verso la nuova società.
Il sindacato però adesso scende pesantemente in campo e fissa nel 9 maggio il termine ultimo per chiarire il futuro dei lavoratori, altrimenti i lavoratori del settore torneranno a far sentire la propria voce.
Una posizione scaturita dall’assemblea che si è svolta questa mattina, così come evidenzia il segretario provinciale della Fp Cgil, Carmelo Pino: . “Se si vogliono rispettare i tempi previsti per l’avvio e il transito del personale nella nuova società. E’ necessario che il Consiglio comunale acceleri i tempi e non resti con le mani in mano. Ormai non ci sono più alibi, l’amministratore è stato nominato, la società è stata costituita. L’unica cosa che resta da fare è che riunirsi per deliberare sul contratto di servizio. Affinché la situazione si sblocchi è però necessario che “il civico consesso si dia una mossa e non stia con le mani in mano. Diversamente sarà mobilitazione di tutte le maestranze, senza proclami, passeremo direttamente all’azione”.
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