Messina Servizi Bene Comune, Genovese: “Consiglio voti la delibera, ma l’amministrazione faccia chiarezza sui lavoratori”.

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Il Consiglio comunale voti la delibera sulla Messina Servizi Bene Comune affinchè si alzi finalmente il velo sul vero problema della società, ma l’amministrazione faccia chiarezza su tempi e modalità del passaggio dei lavoratori di Messinambiente. Questo il Tonino Genovese-pensiero sulla polemica che sta infiammando Palazzo Zanca, quella che riguarda il futuro della società chiamata a gestire il settore della raccolta dei rifiuti.

Per il segretario generale della Cisl l’approvazione della delibera da parte del civico consesso non rappresenta certamente la panacea di tutti i mali: “Si discute tanto del passaggio dei lavoratori, dei beni strumentali e dei mezzi – sottolinea Genovese – ma il nodo è legato ai tempi e alla necessità di mantenere la continuità aziendale, l’unica soluzione praticabile per salvare la forza lavoro. L’approvazione della delibera – aggiunge il segretario della Cisl – non è la soluzione che potrà aiutare la città a uscire dall’emergenza nel breve periodo perché Messina Servizi prima che possa operare necessita di una serie di provvedimenti amministrativi per ottenere i quali i tempi non sono celeri e quindi sarà inevitabile, ma purtroppo necessario, procedere ad un’altra proroga, l’ennesima”.

Ma Genovese pone l’accento anche sulle ipotesi in campo per il concordato fallimentare di Messinambiente: “C’è il serio rischio per quei lavoratori assunti dopo il 2009, quasi 100 dipendenti, di non mantenere il posto di lavoro. Per questo sarebbe opportuno prevedere una soluzione che preveda continuità gestionale, ovvero un “concordato con continuità”, per determinare il passaggio diretto da Messinambiente a MessinaServizi sia dei beni essenziali per lo svolgimento dell’attività di impresa, sia dei lavoratori ai quali l’Amministrazione Accorinti deve dire quali sono i tempi, i modi e le opzioni sul tavolo che li garantisca evitando di far diventare gli stessi lavoratori ostaggio di conflitti politici e di presunzioni ideologiche che nulla hanno a che fare con le tutele e le garanzie occupazionali e il diritto della cittadinanza di avere un servizio efficiente, con strade pulite”.

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