Dopo la fumata nera della scorsa settimana, i lavoratori delle mense scolastiche torneranno a protestare domani mattina a Palazzo Zanca a partire dalle 9,30. Ancora manca la firma sull’impegno di spesa ma soprattutto l’accordo sulla clausola sociale che prevede la salvaguardia della continuità lavorativa degli 80 dipendenti del servizio.
Così la Filcams Cgil tornerà a far sentire la propria voce: “Una questione che si trascina da oltre tre anni e che continua a registrare gravi inadempienze da parte dell’Amministrazione comunale con un servizio importante ancora negato a molti bambini, con pesanti ricadute sul piano occupazionale e sociale – dichiarano il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana Giovanni Mastroeni, il segretario generale e il segretario provinciale della Filcams Messina Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi – Siamo pronti a chiedere l’intervento della Prefettura. Grave e inaccettabile l’approssimazione avuta dall’Amministrazione nella gestione di questo servizio. I problemi finanziari del Comune non possono essere scaricati sui lavoratori dei servizi in appalto che già vivono la grave condizione del precariato, sui piccoli utenti, sulle fasce più disagiate della popolazione ”.
“Per questi lavoratori il licenziamento è alle porte”, denunciano Filcams e Cgil che fanno presente come a causa della mancata ripresa del servizio sono state già avviate le procedure di mobilità da parte della ditta che si è aggiudicata l’ultimo appalto terminato nel maggio 2016. Tra le richieste del sindacato, infatti, anche quella di garantire che nel prossimo bando di gara venga inserita la clausola sociale che salvaguardi gli attuali addetti della refezione scolastica da eventuali mancate assunzioni da parte di chi si aggiudicherà la prossima gara”.
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