Si rivolge al direttore generale dell’Asp, Gaetano Sirna, il coordinamento provinciale di “CittadinanzAttiva-Tribunale del malato”, per chiedere chiarimenti su quanto emerso da un articolo pubblicato da Gazzetta del Sud dal titolo “Visite Mediche, distrazioni di troppo – C’è chi incassa direttamente “dimenticando” di versare la parcella all’Ospedale”.
«L’attività cosiddetta “intramoenia” – scrivono Salvatore Vernaci, Giuseppe Pracanica e Angela Rizzo di “CittadinnanzAttiva”-, si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici ospedalieri, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’Ospedale dove operano a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa, che in parte va alla struttura ospedaliera ed in parte al medico che effettua la prestazione».
«Purtroppo – continuano -, come evidenziato dal cronista, il modus operandi di alcuni, ci auguriamo pochi, medici ospedalieri non è moralmente e deontologicamente accettabile, mentre siamo certi che la maggioranza svolge la propria attività con scienza e coscienza».
«Ed è pertanto per tutelare – concludono Vernaci, Pracanica a Rizzo -, oltre che i cittadini, anche l’onorabilità di questi ultimi che la invitiamo ad assumere tutte le idonee misure conseguenti».
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