Messina Città Universitaria, sviluppo dei trasporti, sinergia tra istituzioni e crescita tecnologica, sono stati gli argomenti più discussi alla conferenza di oggi, organizzata al Rettorato dalla Cisl Università, su sistema mobilità e trasporto urbano ed extraurbano.
Molti gli ospiti di una conferenza molto dibattuta, a cui ha preso parte anche il Magnifico Rettore Pietro Navarra.
È stato il segretario generale della Cisl, Tonino Genovese, ad aprire il dibattito, parlando dell’importanza del lavoro della Cisl Università.
Un’ampia introduzione, quella di Genovese, che ha sottolineato l’importanza di una città come Messina, che per la sua storia universitaria e per il flusso degli studenti provenienti non solo dalla provincia ma anche da altre regioni, dovrebbe mirare a divenire universitaria, facendo in modo che sinergie tra istituzioni ed enti privati, riescano a creare profitto.
“Gli studenti sono al centro di questa conferenza. Il sistema dei trasporti urbani ed extraurbani, sia per gli studenti in sede, che per quelli fuori sede, deve essere incrementato, deve guardare avanti” – ha affermato il segretario generale della Cisl. “Il processo di mobilità che sta alla base è quello casa-ateneo e le istituzioni, affinché ci sia una crescita degli iscritti, affinché la nostra università torni ad avere un certo ascendente nei confronti dei ragazzi del sud-Italia. Dovrebbero lavorare insieme affinché venga resa più facile la vivibilità di una città che universitaria lo è per vocazione.”.
“L’Università di Messina si radica su 4 poli e la connessione tra questi dovrebbe essere al centro di ogni programma” – ha detto Navarra. “Il problema della connessione, tuttavia, non riguarda solamente il territorio messinese. Messina da sempre attrae studenti provenienti da altre città e non può fare a meno di considerare il territorio extraurbano, che comprende non solo la regione Sicilia, ma anche la Calabria”. “Il tema dei trasporti è un argomento molto sentito dagli studenti – ha proseguito il rettore – ma è anche vero che l’Ateneo messinese è tra i pochi in Italia ad investire dal proprio bilancio per offrire un servizio di trasporti utile per gli studenti. Il Comune deve fare di più.”.
Il Rettore Navarra fa perno sullo studio, effettuato in atto, dei flussi di mobilità degli studenti – rispetto cui lo stesso Ateneo mise a disposizione dell’Atm una piattaforma per il controllo degli stessi – ma è rimasto bloccato. Un sistema, quello del controllo dell’utilizzo dei mezzi, che, se rapportato anche alla dimensione extraurbana, risulterebbe essere molto importante per il calcolo e l’eventuale riorganizzazione del sistema di mobilità e trasporto.
Presente anche il nuovo direttore del Centro per l’Impiego di Messina e Presidente dell’Ordine degli Ingegneri per la città dello Stretto, Santino Trovato: “L’Ateneo ha sempre dato un contributo importante. Bisogna cercare di attirare gli studenti, che invece sono costretti ad andare via. Il sistema delle infrastrutture deve essere affrontato da tutte le istituzioni. È questo il momento giusto.”.
Obiettivo dell’Università messinese è mirare non solo alla nostra provincia, alla nostra regione. Mira a pensare in grande, ad avere una visione ampia e strategica e che si dedichi al futuro. Per questo ha pensato alla sharing economy , per mettersi al passo coi tempi, e presenterà due importanti progetti. Il primo riguarderà il bike sharing, il secondo il car sharing. Ma questo è solo l’inizio.
Sulla sharing economy è intervenuta la Professoressa Adele Marino: “Bisogna migliorare l’accessibilità all’ateneo, ridurre l’utilizzo del mezzo privato e creare una nuova visione del sistema trasporti.”. “Abbiamo il piano per il bike sharing, che si potrà utilizzare con una card. I punti di ricarica dei mezzi, così come le biciclette a pedalata assistita, sono stati tutti a carico dell’Ateneo.”.
“Il ruolo della Cisl Università – ha affermato Fabrizio Fallico, di cui è segretario generale – è quello di puntare i riflettori sulle necessità degli studenti. C’è stato, dal 2011 al 2016, un calo degli iscritti del 24,45%. È comunque importante affermare che una grande percentuale di ragazzi proviene dalla nostra provincia e dalla Calabria. Quindi si rende necessario incrementare gli investimenti che mirino ad aumentare la mobilità per chi proviene da fuori. L’attenzione per il trasporto extra-urbano deve essere massima.”.
Presente all’incontro anche il vice sindaco Gaetano Cacciola, anche assessore all’Energia, alla Mobilità, alla Viabilità e Trasporti, che della sharing economy ha detto: “queste iniziative possono solo fare da corredo ad un sistema di trasporti pubblico. “La sharing economy è importante ma non dimentichiamo che è l’utilizzo del mezzo pubblico il motore di una città che vuole crescere. Da qui, appunto, la mobilità sostenibile. Nel 2017 incrementeremo anche i bus che passeranno a 90 totali.”.
Sulla stessa linea di pensiero anche Giovanni Foti, direttore generale dell’Atm: “Ci sono dati significativi riguardanti la crescita del trasporto pubblico. Tuttavia c’è ancora molto da fare ma gli scarsi finanziamenti sicuramente non ci aiutano. Ci sarà sicuramente un momento in cui il governo centrale si dedicherà con maggiore convinzione alla mobilità sostenibile. In assenza, presto o tardi che sia, la Sicilia resterebbe fuori da ogni processo evolutivo e di aggiornamento.”
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