Il nuovo corso dell’Acr Messina fa il suo esordio anche a Palazzo Zanca, in occasione della seduta della commissione Sport e Cultura presieduta da Piero Adamo. Il numero uno peloritano Franco Proto e il direttore generale della società, Lello Manfredi (presenti anche il direttore organizzativo, Vittorio Fiumanò, e il responsabile del settore amministrativo, Fabio Formisano), hanno rilanciato l’idea di far disputare le gare interne dei giallorossi allo stadio “Giovanni Celeste”.
Il “Franco Scoglio” rappresenta attualmente una costosa cattedrale nel deserto, quindi meglio volgere lo sguardo al passato, vale a dire allo storico impianto di via Oreto che però versa in condizioni a dir poco precarie.
Il direttore generale, Lello Manfredi spiega come la società voglia ponderare ogni passo senza scavalcare le istituzioni cittadine:”La nostra missione è resa più agevole dall’impegno del presidente Proto, che fin da subito ha dato un indirizzo ben preciso. Questa società deve fare i conti con delle strutture sovradimensionate rispetto all’attuale realtà sportiva, vale a dire la Lega Pro. Al “Franco Scoglio” il rapporto degli spettatori è di 1 a 13, i costi di gestione della singola gara sono il doppio degli incassi. Vogliamo tornare a giocare al “Celeste”, questo è il nostro progetto ma non la nostra ossessione. Da domani faremo dei sopralluoghi per capire se ciò di cui stiamo parlando è possibile oppure no. I primi passaggi saranno quelli di ottenere la licenza della Lega Calcio e dell’Organo di Pubblica Sicurezza, una volta ricevuti tutti i via libera necessari torneremo qui in Consiglio e chiederemo alla politica cittadina di recitare la propria parte tenendo in considerazione ogni possibile proposta migliorativa”.
Il presidente Franco Proto, invece, si è soffermato sulla politica che la società intende adottare, una politica basata sulla valorizzazione del settore giovanile e sull’oculatezza finanziaria:”Cambiare vuol dire migliorare, creare un rapporto più fitto con il territorio a partire dal settore giovanile che deve essere una nostra risorsa inesauribile. Noi crediamo che una parte di ciò che incassiamo lo possiamo ridistribuire sul territorio. Vogliamo coinvolgere il più possibile tutti gli operatori economici del territorio, per fare una grande società che abbia delle basi solide già a partire dal settore finanziario. Alle mie spalle c’è un management importante. Vogliamo abbassare i costi fissi, dal prossimo anno se si incassa cento spenderemo cento. Non faremo il salto più lungo della gamba per aggraziarci la tifoseria, voglio andare in Serie B attraverso le scelte di qualità e la nostra bravura, dando stabilità e facendo dimenticare gli ultimi dieci anni. Per ripartire non possiamo che farlo dalle infrastrutture, ci deve essere una casa per le partite e un’altra per gli allenamenti, le infrastrutture ci permettono di avere un futuro”.
Presente anche l’assessore allo Sport, Sebastiano Pino:”Abbiamo visto il progetto presentato dalla nuova società, siamo tranquilli sulle prospettive. L’impiantistica, purtroppo, è una nota dolente”. Il Consiglio si è mostrato disponibile e aperto al dialogo, anche se sul progetto di far tornare il Messina a giocare al “Celeste” qualche remora è stata espressa dai consiglieri Nino Interdonato (Sicilia Futura) e Andrea Consolo (Centristi per la Sicilia), che si sono soffermati sull’eccessivo costo dell’operazione senza dimenticare le problematiche legate alla viabilità.
“Di idee in merito all’utilizzo degli impianti sportivi questa commissione ne ha sentite tante, mi auguro che rispetto al passato si possa discutere di progetti messi nero su bianco e non di dialoghi e confronti che avvengono attraverso la stampa”, l’invito del presidente della commissione, Piero Adamo.
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l’dea di rivedere il CELESTE e’ eccezionale, x tanti motivi che conosciamo tutti, e’ accessibile x chiunque, il Franco scoglio e’ sovradimensionato. enorme . quindi l’idea di usarlo x concerti, sede legale amministrativa etc,,, va benissimo. credo che sarebbe un modo ineccepibile x avvicinare i tanti tifosi che negli anni si sono allontanati dall’ACR. Premesso che, io, allo stadio andro’ comunque ovviamente mi auguro che sia il Celeste, lo stadio dei miei ricordi recenti e passati. grazie