Durante la seduta della II Commissione di lunedì scorso il sindacalista dell’Orsa Mariano Massaro si è reso protagonista di un acceso diverbio con il consigliere Simona Contestabile, presidente dell’organo consiliare che alla fine ha interrotto la seduta (leggi qui: http://www.normanno.com/primo-piano/commissione-viabilita-infuocata-lorsa-attacca-simona-contestabile/)
La stessa Contestabile affida la propria replica a una lettera che vi riportiamo integralmente:
Alla luce delle recenti polemiche di cui, mio malgrado, sono stata resa protagonista, ritengo opportuno dover intervenire al fine di effettuare delle puntualizzazioni più che doverose.
Premesso che non è mio modo replicare ad attacchi scorretti e, nella fattispecie, infondati, tuttavia, per dovere di cronaca, non posso esimermi, stante le circostanze ed il caso che ne è generato, dal dover tornare sull’argomento e rammentare – in primis agli stessi rappresentanti dell’organizzazione – che il sindacato Orsa, per volere della commissione intera, sempre disponibile a qualsivoglia confronto, ha avuto largo spazio e ben due sedute a disposizione per esporre le proprie argomentazioni, derivanti da una interrogazione presentata da due colleghi consiglieri rimasti insoddisfatti a seguito del riscontro avuto dall’amministrazione.
La precisazione dell’interrogazione, quale spunto per il confronto tenutosi in queste settimane, è d’obbligo al fine di dimostrare nuovamente, qualora fosse ve ne fosse ulteriore bisogno, la disponibilità della commissione da me presieduta che si è preoccupata della disamina del predetto atto pur non rientrando la trattazione delle interrogazioni fra le competenze delle commissioni, giusta art. 55 del Regolamento comunale.
A tal uopo, non pretendendo che le ns regole interne, sebbene pubbliche, siano conosciute da una organizzazione sindacale, tuttavia ritengo, quantomeno in termini di opportunità, che prima di atteggiarsi con sterili urla, che mostrano solo ed esclusivamente una forza vocale ma non di contenuto, i rappresentanti intervenuti avrebbero dovuto quantomeno documentarsi.
A ciò si aggiunga un doveroso accenno a quelli che sono i poteri del Presidente di commissione, il quale, ove non ravvisi più, nella gestione dei lavori, le condizioni per un ordinario proseguimento dell’attività, può di propria iniziativa chiudere la riunione. Non è forse riconducibile a siffatta condotta l’indecorosa scena avvenuta ieri durante la commissione, allorquando le urla hanno preso il sopravvento? Realmente, si ritiene che il vigile urbano di turno sarebbe intervenuto – unitamente ad alcuni colleghi, ai quali rivolgo il mio personale ringraziamento – se non si fossero ravvisate tensioni tali da impedire i lavori?
Ancora una considerazione merita la discrasia tra quanto comunicato a caldo dal segretario regionale, sig. Massaro, e la comunicazione della sua segreteria: se, infatti ,il rappresentante a gran voce ha inteso dire che la scrivente avrebbe frainteso quanto stesse dicendo- alias le critiche erano rivolte all’assessore Cacciola che non avrebbe fissato un nuovo appuntamento con il sindacato Orsa – mi chiedo la ragione per la quale, dall’altro lato, chi è stato investito della redazione del comunicato ha, per contro, testualmente scritto: “La Presidente con inopportuno atteggiamento censorio ha tolto la parola al segretario regionale ed ha chiuso la seduta d’autorità senza fissare un futura seduta con la presenza dell’amministrazione”.
Se questo è il mio fraintendimento, allora penso che il sig. Massaro, oltre ad avere difficoltà comunicative con la scrivente Presidente, ha sicuramente, nella foga di ieri, avuto anche dei fraintendimenti con il suo ufficio stampa.
Il comunicato lascia, altresì, basiti nella parte in cui sono pretese le mie scuse, ma la mia domanda è : dovrei forse giustificarmi per aver tenuto un comportamento – chiusura della commissione- attenendomi ai poteri concessimi dal Regolamento?
Forse è sfuggito ai mie graditi ospiti che gli unici ad aver violato le basilari norme ( e non solo di tipo istituzionale) siano stati esclusivamente loro, allorquando, come da notizie riportate dalla stampa, il mio atteggiamento è stato definito “ autoritarismo fascista” ovvero quando, in assoluta violazione dei dettami regolamentari, la commissione intera è stata registrata per il tramite di un telefono e diramata ancor prima che il verbale ufficiale e la registrazione ufficiale fossero approvati dalla commissione.
C’è forse il dubbio che siffatto comportamento sia in violazione di legge? Non spetta a me giudicare…
Ma comunque, visto che oramai i lavori sono stati resi pubblici, ed io non ho nessun problema perché questi rimangano tali, ne approfitto per invitare TUTTI ad ascoltare quanto registrato e pubblicato sui social, affinché ciascuno possa farsi un proprio convincimento, scevro da qualsivoglia influenza, e nel rispetto di quella fantastica lingua, che è la lingua italiana, dirimere la questione e capire chi ha frainteso chi…salvo poi giustificarsi in diretta.
Tanto era dovuto, buona visione!
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