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Irccs – Piemonte, l’Ars dice si. 5 Stelle: “E il pronto soccorso?”

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Alla fine l’Ars ha detto si e la lunga telenovela legata al futuro dell’ospedale Piemonte potrebbe presto terminare con un lieto fine. Con 50 voti favorevoli e 13 astenuti (il Movimento 5 Stelle) è stato approvato il disegno di legge che permette  l’accorpamento del nosocomio di viale Europa all’Irccs Bonino Pulejo. Adesso la palla passa all’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi che entro un mese dovrà firmare il decreto attuativo dando il via alla tanto discussa fusione. Una prova di unità offerta dai deputati (messinesi e non) davanti a una tematica delicata per il futuro della città.

Da Palermo arrivano buone notizie anche per la questione patrimonio immobiliare: rimarrà tutto all’azienda Papardo. Tuttavia, sarà il decreto attuativo a definire una volta per tutte i contorni di una situazione ingarbugliata.

C’è però chi non esulta. Il Movimento 5 Stelle, infatti, ha preferito intraprendere la strada dell’astensione pur riuscendo a impedire la cessione degli immobili all’Irccs. “Non potevamo – spiega la deputata Valentina Zafarana – dire di sì a quella che è una scatola vuota. L’unica cosa su cui tutti i partiti erano d’accordo era fare fuori il Movimento e le sue pretese di chiarezza e trasparenza. La nostra vittoria di oggi è l’essere riusciti a bloccare l’emendamento Formica-Grasso, che regalava i muri e i lasciti patrimoniali del Piemonte all’Irccs.I beni del Piemonte erano e restano pubblici. Resta il fatto che le domande fatte da noi fino all’ultimo minuto su chi farà pronto soccorso e dove e come lo farà, sono rimaste senza risposta”.

“Continuiamo a ritenere – conclude la Zafarana – che la sanità sia una questione di seria programmazione nel rispetto degli interessi del cittadino e non può essere presa nel chiuso delle stanze assessoriali. Crocetta si risparmi le rassicurazioni di facciata, le leggi si rispettano con i fatti e non a parole”.

 

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