Il consigliere comunale Libero Gioveni torna a chiedere con insistenza la riapertura dell’ex Ufficio Programmi Complessi, anche alla luce della speranza riaccesa dal non troppo distante avvio delle grandi opere nella nostra città. “L’auspicabile sviluppo infrastrutturale e occupazionale nel nostro territorio – spiega Gioveni – non può non far tornare sui propri passi un’amministrazione che con l’iniziale e drastica scelta politica di cancellare questa sorta di polo tecnico strategico ha di fatto rallentato un percorso di possibile crescita sociale”.
Non possono bastare i proclami sull’inserimento (certamente opportuno e necessario) della clausola sociale per l’impiego della manodopera locale fino al 50% – afferma il consigliere – perché prima bisogna farli partire i progetti. Come si è potuto pensare – commenta l’esponente Udc – di presentare al Presidente del Consiglio Renzi la cosiddetta Agenda Messina che riporta un elenco di progetti da sostenere quando gli stessi ancora gravano e giacciono indisturbati sulle scrivanie di un sottodimensionato ufficio dei lavori pubblici? Faccio riferimento in particolare – prosegue Gioveni – a tutti quei progetti relativi alle opere compensative del ponte per le quali Accorinti aveva chiesto, appunto, aiuto al premier. Attraverso quali azioni politiche a supporto dell’Agenda Messina – si chiede ancora – si è inteso chiedere al Governo sostegni economici per questi progetti visto che nei fatti sono stati totalmente snobbati con la chiusura dell’ufficio che se ne stava minuziosamente occupando?L’elenco è lungo e noto a tutti; giusto per citarne solo alcuni: il recupero della Real Cittadella, il piano particolareggiato di Capo Peloro, la nuova viabilità di collegamento Granatari – via Marina, l’adeguamento e la riqualificazione della via Panoramica dello Stretto, la variante Faro Superiore – Tono, il completamento della viabilità Torrente Papardo – Faro Superiore”.
Insomma, tutte grandi opere che – secondo il consigliere comunale – non potranno mai essere gestite da un piccolo ufficio del Dipartimento lavori pubblici che ha già grosse difficoltà a seguire i piccoli progetti. Auspico, quindi, anche attraverso l’intercessione dell’assessore al ramo De Cola che più volte è stato sollecitato in aula sulla questione, l’immediata riapertura e il conseguente potenziamento dell’Ufficio Programmi Complessi al fine di gettare delle basi certe per una reale ripresa dell’economia cittadina e del sempre più paralizzato settore edile”.
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