Ex che non si rassegnano: un arresto e una misura restrittiva

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Due storie di violenza domestica interrotte dal coraggio delle vittime che hanno chiesto aiuto alla Polizia, liberandosi da un incubo lungo diversi mesi. Nel primo caso un uomo è finito agli arresti domiciliari dopo essersi reso protagonista di numerosi episodi di violenza e maltrattamenti ai danni della moglie,  reiterati nel tempo e messi in atto anche in presenza dei tre figli minori. La misura cautelare è stata emessa dal Gip Salvatore Mastroeni su richiesta del Sostituto Procuratore Roberto Conte

Episodi durante i quali l’uomo non ha risparmiato calci, pugni e schiaffi e, in un caso, ha ferito con un coltello da cucina la moglie. Il lavoro dei poliziotti ha evidenziato una perdita di controllo ed aggressività sempre più frequenti da parte dell’uomo anche in strada e alla presenza di amici e conoscenti. Un’escalation di abusi e maltrattamenti tra cui il “veto” ad uscire di casa ed un patologico controllo su telefonino, chiavi di casa e dell’autovettura resi ancor più gravi dall’uso di insulti alla persona e gravi minacce quali  “ti ammazzo, tu sei mia, io ti sparo, tu non te ne vai”.

Nel secondo caso la storia tra i due era finita da tempo ma lui non si rassegnava alla separazione e ad una nuova relazione della donna. Vittima dell’uomo era anche il nuovo compagno della donna che ha pedinato, inseguito in auto ed aggredito, nonché i familiari della donna, a cui ha chiaramente espresso la volontà di uccidere l’ex. Minacce costanti e gravi, insulti e appostamenti, anche in presenza della figlia minorenne, hanno spinto la donna e il compagno a denunciare quanto subito. Oggi la misura cautelare eseguita dai poliziotti delle Volanti. L’uomo non potrà in alcun modo avvicinarsi alla vittima e al compagno e ai luoghi da loro frequentati. La misura è stata emessa dal Gip Daniela Urbani su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica  Annalisa Arena.

 

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