Tra le tante emergenze che Messina è chiamata a fronteggiare, c’è quella abitativa. Nell’ultimo anno è infatti cresciuto il numero degli sfratti, eseguiti spesso nei confronti di famiglie in difficoltà a cui resta l’unica alternativa dell’occupazione abusiva. E mentre il sindaco Accorinti ammette di aver concesso, in deroga alle graduatorie, una casa a una famiglia Rom, l’Unione Inquilini e il Comitato Operai Disoccupati questa mattina hanno organizzato una protesta davanti Palazzo Zanca.
“Assegnare una casa in deroga è giusto, a prescindere dall’etnia – spiega Antonio Currò di Unione Inquilini -, ma è giusto che l’amministrazione comunale dia ascolto anche ai messinesi. C’è la famiglia di una donna malata di tumore al cervello che tra pochi giorni riceverà lo sfratto, bisogna intervenire urgentemente. Questa notte abbiamo sostenuto l’occupazione di un alloggio nelle Case Basse di Paradiso da parte di una famiglia che per mesi ha vissuto in auto. E’ un borgo meraviglioso che andrebbe recuperato insieme alla casa della poetessa Maria Costa”.
Le alternative, secondo Unione Inquilini, ci sono. “Le strutture per l’emergenza abitativa come le ex scuole Pietro Donato e Ugo Foscolo. Sono edifici strapieni in cui ci sono addirittura topi e scarafaggi. Manca una seria programmazione per quel che concerne le politiche abitative, si lavora solo nelle emergenze. Sarebbe opportuno fare un censimento per capire quali strutture possono essere utilizzate, si potrebbe contattare il Demanio per capire quali immobili riconvertire in abitazioni. Chiediamo inoltre all’amministrazione comunale di dialogare con i privati per reperire ulteriori alloggi tramite una convenzione”.
Andrea Castorina
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