Sta per iniziare il 2017 e Messina continua a fare i conti con l’emergenza abitativa. Al mancato risanamento di interi rioni cittadini si aggiunge il disagio di chi non rientra nelle graduatorie di assegnazione di un alloggio popolare ed è costrette a vivere in condizioni disumane. Questa mattina alcune famiglie sono tornate a bussare alla porta dell’assessore alle Politiche per la Casa Sebastiano Pino manifestando il loro disagio e chiedendo all’amministrazione comunale immediate soluzioni.
“Rappresentiamo i bisogni di decine di persone – spiega Valentina Roberto del Fronte Popolare Auto organizzato – c’è chi è affetto da gravi malattie ed è costretto a stare in una baracca tra i topi o in abitazioni fatiscenti. Ci sono i morosi incolpevoli o coloro che non sono presenti nelle graduatorie per l’assegnazione di un alloggio popolare. L’amministrazione comunale ci ha ricevuto in varie occasioni, ma finora nulla è stato fatto. Il Comune ha abbracciato la campagna ‘Sfratti zero’ eppure alcune famiglie indigenti sono state sfrattate e non possono permettersi un affitto. Abbiamo portato diversi progetti sui tavoli politici senza però ottenere alcun cambiamento”.
In passato il Comitato aveva proposto il recupero di edifici inutilizzati per la realizzazione di un progetto di coabitazione sociale, in quando il Comune non disponeva di fondi. Successivamente era stato presentato un progetto di Co – housing sociale in coincidenza del “PO-FESR”, (fondi Europei stanziati alla Regione Sicilia che ammontano ad una somma di 6 milioni di euro per la sola Provincia di Messina). Da Palazzo Zanca però non è arrivato alcun segnale.
Nonostante tutto, le famiglie sono tornare a far pressing chiedendo un tavolo tecnico con tutti gli Enti coinvolti finalizzato ad un censimento approfondito di tutti gli immobili comunali e privati abbandonati. Tra le tante c’è anche quella di utilizzare gli immobili confiscati alla mafia o le risorse immobiliari già esistenti, per sopperire al bisogno di nuclei familiari o soggetti in situazione di grave disagio abitativo.
Il Fronte popolare chiede lumi all’amministrazione circa l’utilizzo dei fondi Pon Metro per l’emergenza abitativa e la politica di recupero dei tanti immobili comunali attualmente inutilizzati.
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