Foto di Libero Gioveni - Messina

Disservizi idrici al Quartiere Lombardo, Gioveni: “L’Amam dia spiegazioni”

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Il consigliere comunale Libero Gioveni rende noti, in un comunicato stampa, i costanti disservizi idrici al Quartiere Lombardo che, a suo dire,  dovevano essere risolti da tempo.
“In disagi, seppur leggermente minori rispetto a qualche mese fa, continuano. La soluzione definitiva – ricorda Gioveni – non può che essere quella di spostare la principale fonte di approvvigionamento attualmente costituita dal lontanissimo serbatoio Mangialupi al pozzo D’Arrigo ubicato nei pressi dell’ospedale Piemonte, intervento che però richiede dei tempi progettuali e delle risorse rispetto ai quali, però, l’Amam si deve chiaramente e ufficialmente pronunciare. Non è più possibile accettare una situazione quasi da “terzo mondo” – prosegue il consigliere – per altro in una zona centralissima della città (molto cara tra l’altro anche al sindaco Accorinti), in cui se va bene, in tempi normali distanti dall’emergenza, l’acqua giunge intorno alle 6,30 del mattino per poi andare via poco prima delle 13. I vertici Amam – evidenzia l’esponente centrista – devono assolutamente spiegare ai residenti della zona e all’intera città (visto che in pompa magna lo avevano annunciato anche alla stampa) i motivi per i quali non hanno ancora realizzato il bypass attraverso la realizzazione di una condotta di 150 metri, che partendo dalla casa circondariale di Gazzi si sarebbe dovuta allacciare alla vecchia condotta che era stata disattivata durante i lavori di realizzazione della tranvia fra il 1998 e il 2003. Chiedo, pertanto, un’audizione urgente nella competente Commissione consiliare dei vertici della società di viale Giostra – conclude Gioveni – affinché chiariscano definitivamente come intendano risolvere una inaccettabile condizione di disagi vissuti da centinaia di famiglie del Quartiere Lombardo, certamente non più disposte a subire passivamente l’immobilismo e soprattutto gli “effetti annunci ” di chi gestisce un prezioso e vitale servizio pubblico”.

(117)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.