La storia ormai è nota: la mancata approvazione del bilancio 2015 ha messo in ginocchio diversi settori della città. Questa mattina Palazzo Zanca è stato assediato dai lavoratori dei Servizi Sociali che ancora oggi attendono uno stipendio. Una delegazione di dipendenti si è confrontata con il sindaco Accorinti, manifestando la propria preoccupazione per una vicenda ormai paradossale.
La situazione non migliora se si volge lo sguardo al settore rifiuti. Sabato scorso il Consiglio comunale ha approvato la nuova Tari 2016 che porterà nelle casse comunali circa 44 milioni di euro, interamente provenienti dai contribuiti dei cittadini. I messinesi sono chiamati ad un nuovo sacrificio economico a fronte di un servizio che non accenna a migliorare. Ferma con le quattro frecce anche la più volte annunciata raccolta porta a porta che sarebbe dovuta partire già ad inizio anno. Un servizio che avrebbe dovuto ridurre i costi dello smaltimento dei rifiuti e per il quale sono stati acquistati ben 37 automezzi che sono da mesi fermi a Catania per la mancata stipula delle polizze assicurative. Messinambiente, intanto, fa i conti con le casse sempre più vuote e l’emergenza nel delicato settore dei rifiuti rimane dietro l’angolo.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Antonella Russo. L’esponente del Pd ha inviato una interrogazione all’amministrazione comunale. Russo pretende chiarimenti sulla mancata entrata in servizio dei mezzi per la raccolta differenziata e vuole individuare i responsabili. Il consigliere chiede se
i contenitori per la raccolta porta a porta dei rifiuti sono posizionati nel piazzale dell’impianto di selezione di Pace, e se è vero che ancora non risultano utilizzati;
tali contenitori sono previsti nella maggior parte per l’utilizzo condominiale piuttosto che per quello della singola abitazione e, se così è, come si pensa di provvedere alla originaria fornitura di tali contenitori nei quartieri I e VI, nei quali insistono case singole in misura maggiore rispetto alle abitazioni in condominio;
il censimento delle abitazioni e dei nuclei familiari dei quartieri I e VI non è ancora partito e ciò pregiudica la corretta e valida attivazione del servizio di raccolta rifiuti porta a porta, proprio a causa della mancata individuazione dell’entità e delle tipologie e contenitori da utilizzare in entrambi i quartieri, e, se sì, a chi è imputabile la mancata attivazione o il mancato completamento del censimento delle abitazioni di tali primi due quartieri;
l’impianto di selezione di Pace, costato circa 8 milioni di euro non è ancora funzionante, e, se sì, a chi tale mancato funzionamento deve essere imputato, e come mai ciò non è avvenuto posto che la previsione dell’apertura di tale impianto risaliva al mese di dicembre 2015;
se e quando tale impianto di selezione sarà affidato a Messinambiente in liquidazione Spa ai fini della sua attivazione;
se e quale danno si sta creando alle casse comunali a causa della mancata attivazione di tale impianto di selezione di Pace (di carta, cartone e plastica) anche alla luce delle richieste di altri comuni di poter ivi conferire i propri rifiuti, richieste che fino ad oggi sono rimaste disattese proprio a causa della mancata apertura e del mancato funzionamento di tale impianto.
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