Giovedì mattina, a partire dalle ore 9,30, gli studenti e i professori del Liceo Seguenza, metteranno in atto un sit-in in Piazza Duomo con una simulazione di lezione all’aperto.
La manifestazione, è finalizzata a richiamare l’attenzione del Sindaco Metropolitano e degli Uffici competenti per l’urgente attivazione di un tavolo tecnico che individui soluzioni razionali il reperimento di locali essenziali per garantire il diritto allo studio ai 500 alunni del Seguenza, attualmente ospitati all’Istituto Cristo Re. In prossimità della risoluzione di contratto con l’istituto religioso, verrebbero a mancare infatti le aule necessarie allo svolgimento delle lezioni.
Malgrado i numerosi solleciti, nessuna soluzione è stata finora trovata o proposta per iscritto dall’Amministrazione ad un problema che si presenta e si rinvia ormai da anni e i tentativi di sopralluoghi presso edifici scolastici limitrofi, non hanno trovato riscontro.
“Poiché gli alunni del Seguenza – spiega la preside Lilia Leonardi – hanno pari dignità di tutti gli studenti che scelgono una Scuola o un particolare indirizzo per il loro piano di studi, auspichiamo da parte dei soggetti preposti una serena volontà ad attivare, una volta per tutte, un’adeguata e opportuna ricerca di soluzioni, nell’ottica di una politica accogliente, educativa, civica e non discriminante, a beneficio di ragazzi che non appartengono a questa o a quell’altra Scuola, ma sono parte viva della comunità messinese”.
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Il Liceo Scientifico-Linguistico Seguenza ha circa 1500 alunni. I casi sono due: o si stabilisce che non debba accettare più iscrizioni oltre il numero che può essere accolto nei suoi locali e garantirgli l’autonomia(considerando che in città esistono altri istituti con questi indirizzi); o gli si assicura una sede stabile e dignitosa, che non cambi negli anni, possibilmente utilizzando locali di proprietà pubblica in zone limitrofe. Ad esempio è stato sbagliato che il Convitto Nazionale(donato a suo tempo per essere scuola) dopo il trasferimento del Basile sia stato adibito ad uffici.
Per una soluzione immediata,vorrei ricordare che il futuro Centro Polifunzionale per Immigrati in via Bisazza(all’interno del quale è prevista una scuola materna) da mesi è ristrutturato e chiuso