“Bambini senza paura”. Al Policlinico una sala d’attesa per i piccoli che attendono l’operazione

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E’ stata inaugurata presso l’Uoc di Chirurgia pediatrica del policlinico “G. Martino” di Messina una sala di attesa al VI piano del blocco operatorio del padiglione NI, destinata ai piccoli pazienti che attendono di essere sottoposti ad intervento. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto  “Bambini senza Paura”, che nasce dalla collaborazione scientifica tra l’equipe del reparto di Chirurgia pediatrica coordinata dal prof. Carmelo Romeo e gli psicologi della sezione di Psicologia del dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali dell’Università di Messina coordinati dalla prof.ssa Rosalba Larcan. E’ stata allestita una stanza studiata con arredi appositi, raffiguranti il supereroe “Benny”, un orsetto nel quale i bambini possono identificarsi trovando il coraggio per emularlo. E’ il protagonista del filmato animato presentato ieri, prodotto dalla “UnopiùUno Arte” di Roma con la funzione di allontanare le paure che accompagnato le procedure fino all’anestesia. Un sogno finalmente diventato realtà grazie al generoso finanziamento dell’associazione “Abc-Amici dei Bimbi in Corsia”, che ha colto con entusiasmo le finalità del programma e si è fatta parte attiva nella realizzazione dello stesso. «Ringraziamo club, associazioni, e singoli cittadini per i contributi, abbiamo finalmente tagliato il nastro di un nuovo traguardo», ha affermato il presidente di Abc,  Salvatore Enriquez. Il segretario generale di Abc, Deborah Correnti ha illustrato i contenuti: «I nostri piccoli supereroi raggiungeranno il “pianeta coraggio” a bordo della navicella spaziale che è la nuova sala d’attesa, conosceranno le avventure da affrontare attraverso un cartone animato a loro dedicato ed alla fine saranno insigniti di un “attestato di cittadinanza”. Occupandoci di bambini ospedalizzati, abbiamo pensato che il nostro impegno non dovesse limitarsi solo alla sala giochi ma anche nel rendere più sopportabile l’idea di intervento. Non saremo presenti materialmente nella sala operatoria, ma miriamo ad esserci prima e dopo in tutte le fasi”.

“E’ stato accertato che la rappresentazione riduce la tensione e permette di registrare una maggiore adattabilità dei piccoli all’evento, allo stressante iter medico a cui dovranno sottoporsi, e di sviluppare conseguentemente strategie di fronteggiamento e gestione dello stress più adeguate e funzionali», ha spiegato il prof. Romeo. Per la prof.ssa Larcan risulta cruciale «vivere al meglio questo percorso e gestire determinate situazioni in maniera quasi giocosa, a partire dalla fase dei prelievi”.

“Oltre all’aspetto medico ve n’è uno umano, è qui che subentra il ruolo straordinario dell’Abc, che con grande attenzione e professionalità rende la permanenza in ospedale meno pesante», ha proseguito il direttore del dipartimento assistenziale integrato(DAI) Materno Infantile del Policlinico, Filippo De Luca. Importante anche il ruolo del mondo accademico, che per il pro rettore vicario Emanuele Scribano: Questo è un chiaro esempio di come un sistema ottimale possa portare a risultati tangibili”.

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