Nel corso dell’incontro odierno con i lavoratori dei servizi sociali, l’assessore Nina Santisi ha annunciato lo stanziamento di 1 milione e 300mila euro che consentiranno la pubblicazione dei bandi di gara fino a 30 ore settimanali. A ciò si aggiunge un finanziamento di quasi 2 milioni di euro proveniente dal Masterplan, fondi che potrebbero consentire l’avviamento di un progetto per l’inclusione sociale.
Tuttavia, i lavoratori sono stanchi e preoccupati riguardo al loro futuro. “Quello dei servizi sociali – ha precisato il segretario Cgil Clara Crocè – è un settore martoriato dalla precarietà e da alcune cooperative che non rispettano i diritti dei lavoratori e adesso anche la riduzione del salario. Respingiamo con forza qualsiasi riduzione oraria operata nei confronti dei lavoratori. Non possono essere toccate le fasce più deboli .E’ questa la rivoluzione di Renato Accorinti? La crisi al Comune, la stanno pagando i servizi sociali, i dipendenti comunali e i precari. Ai piani alti tutto rimane immutato”.
Secondo i sindacati le risorse andrebbero prelevate dal compenso destinato al segretario generale Antonio Le Donne e da quelli dei dirigenti. Un gruzzoletto che in base a quanto dichiara Cgil ammonta a 3 milioni di euro. Viene chiesto, inoltre, un sacrificio ai consiglieri comunali i quali potrebbero rinunciare per un mese alle loro indennità per finanziare i servizi sociali.
La Cgil ha chiesto una riunione urgente con l’amministrazione comunale. “Prendetevi un’altra settimana di tempo – ha detto Clara Crocè- e al tavolo presentatevi con una proposta seria che possa garantire l’attuale reddito ai lavoratori e i servizi all’utenza. In caso contrario, non rimane altro che organizzare la mobilitazione dei lavoratori”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la Uil. “La nostra organizzazione sindacale – proseguono Calapai e Strano – rimane ferma nella propria posizione e in attesa della prossima riunione con la Giunta che dovrà indicare risorse finanziarie certe e necessarie per la copertura finanziaria dei bandi rammenta che è inaccettabile pensare che ancora una volta a pagare il conto di gravi responsabilità di pochi debbano essere utenti e lavoratori dei servizi sociali. In una città che di fatto è al dissesto e in cui i cittadini saranno costretti a pagare interessi passivi per i prossimi 30 anni è inaccettabile che ci siano un direttore generale che percepisce una doppia indennità. Dirigenti che pretendono premi di risultato per obiettivi mai raggiunti a meno che non si voglia dire che il dissesto è un obiettivo”.
Attende un incontro anche la Cisl. “La proposta, condivisa dai partecipanti all’incontro, di un incontro che dovrà servire a fare chiarezza una volta e per tutte – dichiara Contestabile – nella consapevolezza che i componenti di questa giunta, sensibile alle fasce deboli e dedita al sociale, non possono non assumersi la responsabilità di una scelta inopportuna ed impopolare che mette a serio rischio servizi, famiglie e compromette livelli occupazionali ed economia cittadina. Aspettiamo pazientemente un’altra settimana – conclude Contestabile – ma tutta la recente evoluzione della vicenda lascia presagire la necessità di andare allo sciopero generale del settore”.
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