Mentre l’ospedale “Piemonte” subisce lo stop forzato dei ricoveri all’interno di Medicina e Chirurgia Accettazione e Urgenza e la riduzione dei posti letto, i sindacati tornano sulla mancata fusione del nosocomio di viale Europa con l’Irccs Neurolesi, stabilita dalla legge regionale n.24 già approvata dall’Ars lo scorso ottobre. Si attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma, un passaggio formale che sarebbe dovuto avvenire entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, di cui però non si ha più notizia. E, intanto, continua a rimanere in standby l’approvazione della nuova pianta organica mentre i sindacati hanno addirittura messo in discussione la copertura finanziaria dell’intera operazione.
Intanto, Uil Fpl e Anaao Assomed tornano ad intervenire sulla questione. “Il processo di accorpamento del Piemonte all’Irccs-Neurolesi sta subendo uno stop inspiegabile rispetto a quanto previsto dalla legge regionale n. 24 approvata dall’Ars. Tali ritardi stanno determinando inevitabili disagi per il personale e gli utenti della struttura ospedaliera. Ci risulta che il decreto di attuazione giaccia nel cassetto di qualche dirigente dell’assessorato alla Salute e ciò sta impedendo che venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale regionale. Se così fosse invitiamo l’assessore Baldo Gucciardi ad avviare le dovute verifiche, caso contrario saremo costretti a denunciare alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti tale situazione d’impasse che sta mettendo in discussione l’applicazione della legge che ha previsto il passaggio dell’ospedale Piemonte all’Irccs-Neurolesi. Richiamiamo, infine, ancora una volta la politica cittadina alle proprie responsabilità perché è un delitto continuare a mantenere il Piemonte in una sorta di limbo, con il rischio che venga chiuso dal manager Michele Vullo, proposito più volte esplicitato dallo stesso anche a mezzo stampa”.
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