Natale Stracuzzi passa al contrattacco. Nell’immediato dopo gara di sabato è arrivato il pesante j’accuse dell’amministratore delegato, Pietro Gugliotta, che ha puntato il dito contro lo stesso Stracuzzi, reo, a suo dire, di aver abbandonato la nave nel momento più complicato.
Oggi è arrivata la risposta dell’ex numero uno peloritano (che l’1 febbraio scorso ha rassegnato le dimissioni da presidente) che vuota il sacco e mette gli ex soci davanti alle loro responsabilità: “Qualcuno pensa che dobbiamo controbattere, ma non è così perché sono abituato ad assumermi le mie responsabilità. Gli altri però non hanno il fegato di farlo. Fin qui si sono succedute scelte obbligate dalla minoranza, a volte quasi estorte. Ho documentazioni a testimonianza che non faccio pubblicare sui giornali, ma non andrò oltre, chiudendo qui l’argomento. Abbiamo iniziato un percorso con gioie e dolori che fanno parte della vita, abbiamo lavorato con dignità, integrità e rispetto anche se abbiamo inghiottito spesso amaro. Ci abbiamo messo la faccia, siamo stati presi a calci e insultati perché abbiamo fatto scelte sbagliate, ma nessuno può comandare a casa degli altri. Oggi ringraziamo Dio che il Messina è al 13esimo posto in classifica, merito dei calciatori e di mister Lucarelli che ho scelto io, contro il volere della minoranza che voleva i toscani fuori dalla società. Io non ho mai abbandonato la nave, mai fatto. C’era il mare forza dodici e io sono l’unico che ha tenuto in piedi l’equipaggio, mi sono dimesso solo per circostanze incresciose derivanti dal mercato che mi hanno fatto capire che non contavo niente”.
Il futuro però parlerà calabrese e romano, visto che è stato firmato l’accordo preliminare tra gli imprenditori Pasquale Gerace e Giuseppe Marcianò con l’avvocato Angelo Massone, che garantiranno il pagamento dei prossimi stipendi:”Abbiamo lavorato in sordina dopo le mie dimissioni e oggi lasciamo l’88% a titolo gratuito e lo facciamo per dare continuità e futuro a chi ha un contratto pluriennale come i calciatori e per garantire ai tifosi una società solida e forte. La scelta condivisa, è direzionata sul gruppo Marcianò-Gerace-Massone. Competenti e solidi economicamente. Oggi possiamo dire che il 16 saranno pagati gli stipendi”.
Stracuzzi parla anche della contestazione dei tifosi contro di lui:”Ho subito cose inaudite da alcuni sostenitori, sono venuti in cantiere e terrorizzato le mie nipotine che erano lì. Ci saranno conseguenze perché non accetto che si sfoci nella violenza. Accetto Stracuzzi pezzo di merda o vattene, ma non la violenza. Ho saltato due partite, una per febbre e l’altra perché avevo fatto 1000 km in macchina di ritorno da Roma. Tutto qua, non voglio fare discussioni con nessuno”.
Poi l’ennesimo messaggio agli ex soci:”Non ci sono accuse reciproche, credo sia solo questione di interpretare le cose perché all’interno della società non ho mai comandato. Nel CdA la maggioranza ha due elementi, mentre la minoranza ben tre. Ripeto che la maggior parte delle scelte sono state imposte, tranne Lucarelli su cui ho deciso io. Mi dicevano solo cosa fare, ero un pupo e loro i pupari. Anche per inesperienza o incapacità di prendere decisioni, mi sono fidato degli altri. Perché? Per un bene comune e per condividere le cose in maniera sana e serena, non voglio dire altro perché non è mia intenzione litigare con nessuno ma, piuttosto, avere un rapporto di pace e serenità”.
Poi sulle precedenti trattative, Stracuzzi spiega:”Barbera era l’unico che poteva dare certezze alla società, poi non ne ha voluto sapere più perchè tutti volevano decidere e sapere le cose e lui ha preso questa decisione. Avevamo deciso di cedere a Proto, c’era un preliminare, ma anche lì non c’è stata la comunione d’intenti e abbiamo scelto per altre strade. a roma questi gruppi hanno deciso di mettersi insieme, ci hanno garantito il pagamento degli stipendi. i nuovi proprietari chiariranno gli obiettivi sportivi e societari”.
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