Sembra una mission impossible quella che aspetta il Messina a Cosenza, con i siciliani chiamati comunque a riscattare le ultime roboanti sconfitte contro Melfi e Lecce. A centottanta minuti dal giro di boa la classifica è preoccupante, i giallorossi sono in piena zona playout con appena due punti di vantaggio sul Catanzaro fanalino di coda.
Domani l’impegno non sarà dei più facili, il Cosenza ha una rosa di livello e vorrà riscattare il ko subito nell’ultima uscita casalinga contro il Catania. Cristiano Lucarelli deve fare i conti con una squadra che sta giocando con il freno a mano tirato e un ambiente in fibrillazione: “Al netto di tutte le problematiche che stanno caratterizzando questa stagione dall’1 luglio, meriteremmo due o tre punti in più dell’attuale classifica. Pur avendo buoni giocatori, indossiamo una maglia che ha un peso specifico differente rispetto ad altre. Sicuramente a Melfi hanno meno pressioni. Anziché darci una marcia in più, un ambiente come quello di Messina sta frenando qualcuno. Diventerebbe uno stimolo se avessimo maggiore spessore, personalità e forza interiore. Senza falsa modestia, fu così per me a Livorno. Svariati calciatori in altre squadre di Lega Pro, con una storia meno ingombrante, magari renderebbero molto di più. Vengono inibiti dal contesto e dalla visibilità che dà il Messina”.
A testimoniare la poca serenità che c’è attorno i giallorossi è il caso Pozzebon, preso di mira dai tifosi dopo il ko di martedì con il Lecce: “Io non mi priverò mai di lui, non è in vendita anche perché ha firmato un contratto pluriennale in estate. Ieri mattina ha avuto un chiarimento con i tifosi, sancito da una stretta di mano conclusiva. A noi serve piuttosto un altro come lui. Ci sono stati degli interessamenti ma quando il mercato è vicino è inevitabile. Ho parlato con il ragazzo, che è mortificato perché non riesce a segnare, aspetto fondamentale per un attaccante. Se qualcuno lo vorrà dovrà pagarlo e noi dovremo avere dei vantaggi e quindi un’alternativa adeguata. Soltanto di fronte a un’offerta congrua ci siederemo al tavolo”.
Nonostante il 2016 del Messina si chiuderà con gli scontri diretti con Vibonese, Siracusa e Reggina, il tecnico livornese fa capire di avere già in mente come operare sul mercato: “C’è bisogno di una bella rimescolata. La rosa è troppo ampia: avremmo potuto spendere meno e meglio. La cura è stata individuata ma la farmacia è chiusa al momento. Riaprirà a gennaio. Chi vuole rimanere dovrà dimostrare di essere da Messina in queste quattro gare. In ventotto non possiamo lavorare. Se faremo quindici cessioni e risparmieremo a livello di ingaggi, con lo stesso budget ne potremo fare entrare nove di maggiore qualità”.
Il tecnico livornese non dimentica i problemi legati all’utilizzo del “Franco Scoglio” e del Celeste: “Avevo sottovalutato i problemi a livello strutturale. Pensavo che con la collaborazione di altri club avremmo potuto ovviare ma non c’era nessuno disponibile. Ho cercato invano anche in provincia, sostituendomi a figure che in società mancano. Dg e ds? La società sa che in futuro dovrà assoldarli, per ora evidentemente credono in me”.
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fatela di cotone leggero….allora