La minaccia di ben due dissesti, del Comune e della Città Metropolitana, incombe sul Sindaco Renato Accorinti, che non ci sta e replica alle accuse di immobilismo amministrativo che da più parti sono piovute.
” Abbiamo mezzo miliardo di debiti, che spalmati in 10 anni sono 50 milioni l’anno- afferma il primo cittadino-, pagare una cifra così alta significa non poter più garantire i servizi essenziali. Per questo motivo alla riunione dell’Anci sono stato il primo a presentare la proposta di spalmare il debito in 30 anni anzichè in 10, in modo da sanare la situazione e al tempo stesso non penalizzare i cittadini, soprattutto le fasce più deboli”.
” Il debito – sottolinea Accorinti – lo hanno fatto ‘quelli di prima’, ma non per questo non va pagato. Ci hanno lasciato una macchina senza motore e in questi tre anni abbiamo lavorato per metterlo, adesso siamo pronti ad andare a Palazzo Chigi da Renzi a presentare la proposta di rateizzazione a 30 anni, sia per il Comune che per la Città Metropolitana, per cui si è anche parlato di un prelievo forzoso di 17 milioni di euro, ma non possono farlo, perchè significherebbe mandarla in fallimento”.
“Un’ulteriore proposta, che siamo stati ancora i primi a presentare – prosegue il Sindaco – è quella di organizzare una sessione speciale dell’Anci al sud e in cui si parli solo del sud, perchè siamo stanchi di avere un’Italia divisa in due. Il meridione è il motore che può fare ripartire tutto il paese e non si possono accettare discriminazioni. 20 milioni di persone sono lasciate nel degrado economico per la mancanza di infrastrutture, che rappresentano la condizione indispensabile per far decollare l’economia. Queste sono le nostre richieste – conclude Accorinti – perchè il sud possiede un patrimonio inestimabile di bellezza, ma viene ingiustamente messo all’angolo”.
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