Accorinti: ” La presenza di Molonia in conferenza stampa non doveva essere consentita”

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A dieci giorni dalla conferenza stampa di presentazione della Vara, che aveva scatenato  polemiche da più fronti, a causa della presenza al tavolo dei relatori di Franco Molonia,  è arrivata ieri sera la risposta del sindaco Accorinti. Il primo cittadino prende le distanze da quanto accaduto, nonostante a quel tavolo, il 1 agosto, ci fosse seduto anche lui.

“La presenza al tavolo del salone delle bandiere di una persona che nessuno aveva invitato e del tutto estranea al comitato Vara – dichiara Accorinti – non doveva essere consentita e considero grave che ciò sia potuto accadere. È del tutto evidente che la nostra amministrazione ritiene priorità assoluta la legalità, che si declina anche attraverso comportamenti ed esempi che non debbono mai essere equivocabili.

“Sembra quasi superfluo – continua il Sindaco – dopo il lavoro di tanti anni sviluppato insieme, dover confermare ai componenti dell’associazione Addio Pizzo, che saremo sempre dalla parte di chi lotta il malaffare ed ogni forma di criminalità. La manifestazione di Libera svoltasi a Messina il 21 marzo scorso è forse il segnale ed anche il riconoscimento più concreto di un percorso intrapreso da sempre”
“La Vara – conclude il primo cittadino –  è una festa popolare e rappresenta un momento di grande partecipazione per tutta la comunità e L’Amministrazione proseguirà ad impegnarsi, insieme alle altre Istituzioni, perché continui ad essere un’occasione di unione che possa svolgersi sempre nella massima legalità”.

Era stato  don Terenzio, presidente del comitato Addio pizzo, a prendere posizione sulla presenza di Molonia in conferenza stampa.

“Siamo stupiti che quest’anno ancora una volta non ci sia stata trasparenza da parte del Comune relativamente alla composizione del Comitato d’organizzazione della manifestazione religiosa più importante della città e la presenza di alcune persone non ci fa ben sperare” – aveva dichiarato don Terenzio Pastore.

Il precedente risale all’agosto del 2012, quando alcuni attivisti di Addiopizzo, furono aggrediti da due componenti del Comitato Vara, Franco Molonia e Franco Celona, mentre distribuivano i volantini dell’associazione. Episodio per cui Molonia e Celona furono condannati, per ingiurie, danneggiamento e violenza privata.

Questa la ragione della reazione di don Terenzio: “Nonostante quanto accaduto anni fa c’erano alla conferenza stampa di presentazione dell’evento quest’anno persone della famiglia Molonia e questo ci fa presupporre che ancora facciano parte dell’organizzazione.  Il Comune 3 anni fa aveva promesso che persone con precedenti penali non avrebbero avuto nessun ruolo e che comunque ci sarebbe stata trasparenza nelle nomine, ma così non è stato. Come presidente di Addiopizzo e sacerdote ritengo che questa festa debba essere gestita nella massima linearità, spero che l’amministrazione faccia chiarezza”.

Ieri si era registrato inoltre il commento sulla questione di Saro Visicaro, portavoce dell’associazione radicale “Leonardo Sciascia”, che aveva parlato di ” ipocrisia e povertà di coscienza” in merito a quelle che definisce “infiltrazioni criminali all’interno della Vara”.

 

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