Con una nota stampa la Federazione Sindacati Indipendenti di Messina, a distanza di un anno, riaccende i riflettori sulle condizioni di lavoro degli operatori del servizio di soccorso 118. Il sindacato punta il dito contro il mancato riposo dei dipendenti così come stabilito dalla legge 161. Un fattore da non sottovalutare visto che in ballo c’è la salute del cittadino. Fsi denuncia inoltre una ormai consueta “corsa al gettone” riscontrabile anche nella sanità.
“Il personale del servizio 118 deve essere dedicato – spiega Giovanni Micali segretario territoriale Fsi – gli operatori che lavorano in regime d’emergenza non possono provenire da turni ospedalieri massacranti ed essere efficienti con l’utenza. Dal 25 novembre più che mai, è necessario dare applicazione alla legge 161 sul riposo dei dipendenti di aziende sanitarie perché è in gioco la salute del cittadino. D’altra parte, si offrirebbe un impiego stabile a circa 80 disoccupati dell’area urgenza in alternativa a rianimatori ed infermieri già stipendiati”.
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