Novelli Sandra e Raimondo, quello tra il prefetto Stefano Trotta e Renato Accorinti, più che uno scontro istituzionale sembra quasi “Casa Vianello”.
Un continuo “botta e risposta”, e l’ennesimo si sta consumando proprio nelle ultime ore.
Il motivo del contendere non è un fatto nuovo: il centro Ahmed e la sua prossima chiusura. Il Prefetto, che accusa l’amministrazione comunale di inerzia “intollerabile e, forse, colpevole”, ha dato mandato agli organi competenti di “valutare eventuali comportamenti omissivi” da parte del Comune di Messina.
Stranito e sorpreso il sindaco Accorinti che in una nota scrive: “Esprimo viva sorpresa per la nota del Prefetto riguardo la dsimissione del Centro “Ahmed”. Il Prefetto accusa l’amministrazione di una presunta inerzia nei confronti delle sollecitazioni rivoltele dalla stessa Prefettura in vista della scadenza (tra più di due mesi) dell’affidamento alla cooperativa Ahmed della gestione presso i locali dell’Ipab “Scandurra” dell’accoglienza dei minori non accompagnati”.
“Questa Amministrazione – continua Accorinti -, nella persona dell’Assessore alle politiche sociali, non appena insediatasi, ha avviato una proficua relazione col Gabinetto della Prefettura, definendo un percorso condiviso per la soluzione del problema. Ad esito di tale percorso questa Amministrazione sta per rendere pubblico apposito avviso per il convenzionamento con strutture accreditate a cui affidare i minori stranieri non accompagnati, nel rispetto della normativa regionale, definendo – quindi – le linee guida che regoleranno il servizio reso dal nuovo soggetto gestore. Ha, inoltre, avviato contatti con le strutture alternative ai fini dell’accoglienza dei minori, per entrare in rete”.
“Considerato che si sono avviate proficue relazioni tra l’Assessorato alle politiche sociali e il Gabinetto della Prefettura, questa Amministrazione – afferma il Sindaco – ritiene che sia necessario che le istituzioni trovino insieme soluzioni coordinate, nell’interesse unico e principale dei minori e di affrontare l’emergenza umanitaria in atto e i suoi futuri sviluppi in una dinamica di grande collaborazione e presa in carico dl problema, ciascuno con i propri compiti istituzionali e sociali. Poiché le ripetute note inviate dal Prefetto e comunicate agli organi di informazione hanno notoriamente indotto l’opinione pubblica alla percezione di conflitti istituzionali, che contrastano col dovere costituzionale di attivare e testimoniare rapporti di leale collaborazione tra gli organi dello Stato, manifestando nuovamente la disponibilità attiva dell’Amministrazione comunale, si rinnova l’invito a condividere con l’Amministrazione le procedure avviate e da avviare”.
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