Tommaso Calderone sceglie il seggio all’Ars. Il deputato regionale di Forza Italia, eletto anche alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Sicilia 2-U05 (Barcellona Pozzo di Gotto), ha optato per il ruolo di onorevole a Palazzo dei Normanni. L’annuncio è stato dato ieri dal coordinatore di FI in Sicilia, Gianfranco Miccichè.
«Tommaso Calderone rimane qui, me lo ha confermato stamattina» ha detto Miccichè. Adesso per legge andranno convocate delle elezioni suppletive da tenersi entro 90 giorni dalla vacanza del seggio. Alle politiche del 25 settembre scorso, Calderone aveva ricevuto il 35% dei voti, risultando il candidato più votato davanti a Valentina Costantino (Sud chiama Nord), Katia Baglio (Movimento 5 Stelle), Giuseppe Arena (Partito Democratico) e Fabrizio Benedetto Maria Pulvirenti (Terzo Polo).
L’ex Ministro forzista ha inoltre rivolto una stoccata al presidente della Regione Schifani, non più forte di una solidissima maggioranza dopo l’elezione dei vicepresidenti dell’Assemblea. All’Ars si sono infatti costituiti due gruppi separati di Forza Italia, segno di una spaccatura interna al partito: Fi1 (composto da 5 deputati fedeli a Miccichè) e Fi all’Ars (8 parlamentari vicini al presidente Schifani).
«Non ho niente – chiosa il leader azzurro – contro questo governo. Pensate, e mi viene da ridere, che io starò all’opposizione: no. Sto in maggioranza. Forza Italia può stare fuori dalla maggioranza con un presidente di Fi? Presidente Schifani ragioni con la sua testa, che funziona molto bene. Come posso accettare che abbia deciso di restringere la maggioranza subito dopo essere stato eletto facendosi capo corrente di un partito? Faccia il presidente della Regione, faccia il padre nobile. Non vogliamo nulla, solo il bene della Sicilia: non faremo sconti».
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