Acque agitate in Consiglio Comunale a Messina, già dalla prima seduta tra cambi di casacca, una maggioranza più IVA, scontri e abbandoni d’Aula. Cosa è successo ieri tra le pareti del Civico Consesso è indicativo di come andranno le cose nei prossimi mesi. Analizziamo la situazione, facciamo due conti e cerchiamo di capire quali sommovimenti potrebbero restringere il cerchio dell’opposizione, ancora, nelle prossime settimane.
Si è svolta ieri, a partire dalle 17.00 (circa), la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale, quella in cui i consiglieri hanno prestato giuramento, seguiti dal sindaco Federico Basile, e in cui sono stati eletti il presidente e il vicepresidente vicario. Su questi due fronti nessuna sorpresa, o quasi. Cateno De Luca è stato eletto presidente con 23 voti su 32; mentre il primo vice sarà Nello Pergolizzi (lista Basile Sindaco). Nel mezzo, il centrosinistra ha perso un pezzo – la consigliera eletta nella lista legata al candidato sindaco Franco De Domenico –, il centrodestra potrebbe aver perso qualche voto, ed entrambi i gruppi hanno abbandonato l’Aula per protesta durante l’elezione del vice. Ma andiamo con ordine.
Concetta Buonocore, la prima scissione è del centrosinistra
Neanche il tempo di sedersi ai banchi e inserire il tesserino che già il primo colpo di scena è arrivato. La consigliera comunale Concetta Buonocore (De Domenico Sindaco) ha chiesto di intervenire: «Non nascondo che l’emozione è tanta trovandomi qui oggi dopo tanti anni di impegno politico e sociale. La mia emozione è però sopraffatta da un forte motivo di rammarico, che mi ha spinto a una sofferta ma convinta decisione. Scelgo di non far parte del gruppo consiliare che fa riferimento alla lista in cui sono stata eletta, ma di rimanere indipendente, andando a costituire un eventuale Gruppo Misto. Scoprire, dopo quattro anni, che mi è stato rubato il posto in Consiglio Comunale mi ha profondamente delusa, amareggiata e confusa. Nessuno ha speso una parola nei miei confronti, né allora né oggi. Sono una persona libera, non ho padroni politici, né devo ringraziare nessuno tranne i miei elettori. Mi sono a lungo interrogata cercando di comprendere il senso di determinati comportamenti o di particolari scelte. Il mio impegno per Messina sarà la politica del buonsenso, la politica del fare, fare qualcosa di utile per la mia città». Il riferimento è alle elezioni del 2018 e in particolare al seggio andato allora al candidato del centrodestra Dino Bramanti.
Venti consiglieri di maggioranza (+ Iva)
All’indomani delle elezioni, Cateno De Luca lo aveva detto: Federico Basile avrebbe avuto il premio di maggioranza, quindi 20 consiglieri provenienti dalle sue liste in Consiglio Comunale, «più Iva». Quell’Iva, attualmente, sembrerebbe essere costituita dai tre consiglieri in più che ieri hanno votato De Luca durante l’elezione del Presidente dell’Assemblea. Chi sono? Chiaramente non lo sappiamo, la votazione è segreta. Ma possiamo provare a ricostruire i fatti per arrivare a un’ipotesi. Il primo nome appare a questo punto abbastanza chiaro: la prima è Concetta Buonocore, passata al Gruppo Misto. Osservando i lavori d’Aula, gli altri due “sospettati” – passateci il termine – sono Dario Ugo Zante (Ora Sicilia) e Nicoletta D’Angelo (Forza Italia).
Spieghiamo brevemente perché. Prima della votazione del vicepresidente c’è stata una breve diatriba tra il Pd e il centrodestra da una parte e le liste legate a Basile dall’altra. Per i primi era necessario votare nella stessa seduta per entrambi i vice (vicario e supplente); per i secondi si poteva procedere alla prima votazione e rinviare la seconda. Il Segretario Generale si è espresso in favore della tesi della maggioranza e per protesta centrosinistra e centrodestra sono usciti dall’Aula, con l’esclusione di due consiglieri. Si tratta, appunto, di Dario Zante e Nicoletta D’Angelo. Lo stesso dicasi, chiaramente, per Concetta Buonocore.
E adesso? Cosa succederà in Consiglio Comunale a Messina?
È presto a dirsi e se la scorsa consiliatura ci ha insegnato qualcosa è che i cambi di casacca – o di opinione, per essere più possibilisti –sono qualcosa di meno raro di quanto si potrebbe pensare. Intanto, sappiamo che Federico Basile (e Cateno De Luca) ha in Aula una maggioranza che già sarebbe stata schiacciante con 20 consiglieri “palesi“; ma che adesso appare come una vera corazzata. Resta da vedere, adesso, se le due votazioni di ieri avranno delle conseguenze, se Zante e D’Angelo decideranno di passare tra i banchi del gruppo misto. Le prime Sedute saranno comunque decisive per stabilire gli equilibri almeno dei primi mesi: l’elezione del secondo vicepresidente in prima battuta, poi la votazione del Piano di riequilibrio e della Fondazione Messenion che appare, al momento, tra le priorità della Giunta.
Appunti sparsi
Prima di congedarci e attendere la prossima seduta, segnaliamo altri piccoli dettagli sparsi dei lavori di ieri. Innanzitutto, Maurizio Croce, pur ponendosi praticamente a capo della coalizione di centrodestra, è nel Gruppo Misto. Lo ha comunicato ieri, per ragioni più tecniche che altro: lui è entrato in Consiglio Comunale perché “secondo classificato” per la carica di Sindaco di Messina, ma la sua lista “Maurizio Croce Sindaco” non ha superato il 5%, quindi non è presente in Aula.
E poi ancora, Pippo Trischitta, eletto con Basile Sindaco, è transitato in Con De Luca per Basile, di cui sarà il capogruppo. Sono stati nominati anche altri capigruppo: Francesco Cipolla (Basile Sindaco), Libero Gioveni (Fratelli d’Italia), Giuseppe Villari (Prima l’Italia). Per forza di cose, Nicoletta D’Angelo è capogruppo di Forza Italia, in quanto unica esponente della lista presente in Aula, Giovanni Caruso del gruppo De Domenico Sindaco, per le stesse ragioni. Mancano all’appello i capigruppo di Ora Sicilia e del Partito Democratico.
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