Si riaccendono le polemiche sul Ponte sullo Stretto di Messina con le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio che, nel corso di un convegno tenutosi all’Unione Industriali di Napoli su “La logistica per lo sviluppo del Mezzogiorno”, ha inserito l’opera tra le prime ipotesi progettuali da valutare nell’ottica di una maggiore efficienza del corridoio Napoli-Palermo.
Ad intervenire, nella mattinata di oggi, è stato l’ex deputato regionale di Forza Italia Nino Germanà, che ha contestato duramente la “cura del ferro” programmata dal Ministro per il Mezzogiorno: «Al Ministro dalla memoria corta suggerirei una più salutare “cura del fosforo” visto che ha dimenticato le responsabilità del suo partito, il Pd, e del suo governo sull’eliminazione del Ponte dall’agenda politica».
«Che a un mese dalle elezioni il Ministro si ricordi del Ponte e ci venga a dire che è tra le priorità del corridoio Napoli-Palermo, millantando l’eventuale riapertura del dibattito dopo averlo affossato, viene solo da sorridere – afferma Germanà. Detto dal Ministro che ha dato il colpo di grazia anche all’Autorità portuale di Messina accorpandola a Gioia Tauro, a tutto vantaggio di ben altre realtà a lui vicine, è veramente ridicolo. Infine, annuncia un nuovo studio di fattibilità sul Ponte e una nuova analisi dei rapporti costi-benefici. Come direbbe Renzi: #delriostaisereno questi non saranno più problemi vostri tra un mese».
«Infine – conclude Nino Germanà – a proposito di Ponte, all’assessore comunale De Cola, che fa fretta al Consiglio comunale per approvare un Salvacolline che tra le pieghe delle tavole nasconde il “no” di Palazzo Zanca al progetto, voglio rammentare che la sua Amministrazione non rappresenta affatto il volere di tutta la città e sul Ponte non siamo per nulla disposti a stare zitti».
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Questo balordo prima lo toglie dalle priorita’ dicendo che ci vuole uno studio di fattibilita’ come se quello del 2010 non fosse mai stato approvato. E poi dice che e’ priorita’. Crede che siamo noi idioti?