Approvata, nell’ultima seduta della Commissione di Stabilità finanziaria per gli Enti Locali, tenutasi al Viminale, la relazione sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2014-2033 presentato dal Comune di Messina nel 2012 e modificato a più riprese durante le Amministrazioni Accorinti e De Luca. Cosa significa? Che si apre la strada per uscire dall’incubo del default finanziario. Soddisfatto il presidente del Civico Consesso, Claudio Cardile: «Un lavoro estenuante della Giunta, degli Uffici e del Consiglio Comunale, che ci ha visti impegnati per giorni a discutere circa trenta delibere, oltre quella di rimodulazione del Piano di Riequilibrio».
A comunicarlo, nella giornata di ieri, il Sottosegretario al Ministero dell’Interno del MoVimento 5 Stelle Carlo Sibilia: «Il Viminale – ha specificato nel dare la notizia – deliberando l’approvazione del piano di riequilibrio e a seguito dell’eventuale positivo giudizio della Corte dei Conti siciliana, potrà corrispondere, a saldo, fino a 300 euro pro capite per ogni abitante». La palla passa quindi adesso alla Corte dei Conti.
Commenta così il presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile: «È con grande soddisfazione che questa Presidenza apprende la notizia che la Commissione Ministeriale ha approvato la Rimodulazione del Piano di Riequilibrio adottato dal Consiglio Comunale il 23/11/2018. Un lavoro estenuante della Giunta, degli Uffici e del Consiglio Comunale, che ci ha visti impegnati per giorni a discutere circa trenta delibere, oltre quella di rimodulazione del Piano di Riequilibrio».
«È ancora vivo – prosegue Cardile – il ricordo della notte del 23 novembre in cui, a qualche minuto della mezzanotte (termine ultimo per l’inoltro dei documenti), il Segretario Generale, con i dipendenti dell’Ufficio Affari di Consiglio, ha trasmesso la delibera di Rimodulazione del Piano di Riequilibrio. Da allora il lavoro all’interno di Palazzo Zanca non si è comunque fermato e l’adozione da parte del Consiglio Comunale di oltre un migliaio di debiti fuori bilancio ha consentito di abbattere notevolmente la massa debitoria a vantaggio del piano di riequilibrio e quindi della sua approvazione da parte del Ministero».
«Un fondamentale passo avanti – conclude il presidente Cardile –, quindi, è stato fatto sul progetto di risanamento economico finanziario dell’Ente che tuttora impegna il Consiglio Comunale su centinaia di proposte di Delibere di Riconoscimento di Debiti Fuori Bilancio».
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