Si torna a parlare di Ponte sullo Stretto, e a farlo, questa volta, è il Financial Times, che riporta alcune dichiarazioni del sindaco di Messina, Federico Basile: «La Sicilia – spiega il Primo Cittadino – è considerata come un territorio staccato dal resto dell’Italia e il Ponte lo unirebbe con il Continente». Tra le pagine virtuali del noto quotidiano, anche l’ex assessore nonché docente UniMe, Guido Signorino, con un’opinione ben diversa.
Il titolo dell’articolo è “Italy’s Meloni seeks to resurrect ‘mythical’ Sicily bridge project”, ovvero “L’Italia di Meloni cerca di resuscitare il ‘mitico’ progetto del Ponte della Sicilia” e a firmarlo sono Amy Kazmin e Giuliana Ricozzi. Si tratta di una breve disamina della situazione attuale, tra un Governo di centrodestra pronto a mettere in piedi il progetto e una Messina divisa tra pro e contro.
Dopo una breve introduzione, tra le interviste, possiamo leggere qualche dichiarazione del sindaco di Messina, Federico Basile, che riportiamo: «La Sicilia è considerata come un territorio staccato dal resto dell’Italia e il Ponte lo unirebbe con il Continente». Poi, le autrici dell’articolo riportano come Basile ritenga che il Ponte, se costruito, sarebbe «un’“opera fondamentale” che potrebbe catalizzare investimenti in grado di creare lavoro in Sicilia e rivitalizzare la città. Ma ha ammesso che diverse persone temono che il progetto venga avviato senza però essere completato.
Tra i contro, invece, Kazmin e Ricozzi citano le parole di Guido Signorino, professore dell’Università di Messina ed ex assessore della Giunta Accorinti: «Questo progetto – un vecchio progetto – avrebbe potuto avere senso mezzo secolo fa, ma adesso è lontano dalla realtà». Sempre secondo Signorino, inoltre, non sarebbe economicamente fattibile. «Un equilibrio tra costi e benefici – aggiunge – è impossibile. Il traffico che il Ponte potrebbe generare non sarebbe abbastanza». Il Financial Times cita poi le proteste di Renato Accorinti e il Movimento No Ponte.
Poi, ancora, Kazmin e Ricozzi citano l’opinione favorevole di Pietro Franza (Sicindustria), del Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini e infine il testo del sociologo Aurelio Angelini, “Il mitico Ponte sullo Stretto di Messina”, in cui l’autore mostra un certo scetticismo sulla possibile realizzazione della grande opera. L’articolo completo è disponibile a questo link.
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