Messina. L’ex assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola risponde alle parole pronunciate ieri dal nuovo sindaco Cateno De Luca in merito allo stato della progettazione del secondo Palazzo di Giustizia.
«Nel suo primo discorso alla città– ha esordito De Cola – il sindaco Cateno De Luca ha fatto riferimento al secondo Palazzo di Giustizia producendosi in affermazioni inesatte, che richiamano quanto detto da altri candidati durante la campagna elettorale».
In quell’occasione, l’On. De Luca avrebbe affermato di voler far ripartire l’iter per la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia, di cui, a suo dire, non sarebbe ancora stato completato il progetto esecutivo. Tale percorso, secondo quanto affermato, invece, dall’ex Assessore ai Lavori Pubblici, sarebbe già in corso.
Pubblichiamo, di seguito, la nota dettagliata inviata da Sergio De Cola che riepiloga lo stato dell’arte della progettazione.
«È bene chiarire alcuni punti noti a chiunque abbia seguito l’iter tramite l’ampia informazione resa dalla stampa:
- La vicenda ha trovato la sua soluzione piena, definitiva, adeguata, nonché di assoluta compatibilità urbanistica, con il Protocollo di Intesa siglato tra Ministero della Giustizia, Ministero della Difesa, Demanio dello Stato e Comune di Messina il 9 febbraio 2017;
- Il Protocollo, che segue il lungo e costruttivo dialogo attivato dall’Amministrazione Accorinti con i citati Dicasteri, coi vertici Militari e con la Cassa Depositi e Prestiti, mantiene la piena disponibilità dello stanziamento di due mutui per complessivi 17 (non 15) milioni di euro, essendo stato preceduto da un intervento normativo da noi predisposto in accordo con il Ministero della Giustizia e introdotto nella Legge di Stabilità 2016;
- Il progetto prevede la realizzazione di una nuova e moderna struttura (oltre 4.000 mq) per le funzioni ancora presenti all’interno dell’ospedale militare nell’area logistica di Via Bonino, per liberare l’attuale Caserma “Scagliosi” per collocarvi il secondo palazzo di giustizia;
- La tempistica dettata dal Responsabile dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, era di circa 5 anni. 2 per il completamento e l’approvazione della progettazione e due e mezzo per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori. Nel rispetto dei tempi indicati il secondo Palagiustizia dovrebbe essere disponibile entro il 2022;
- Il Demanio ha già avviato la prima progettazione, a seguito della quale il protocollo di intesa è stato oggetto di integrazione sottoscritta dall’allora Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni il 15 febbraio 2018; la revisione del protocollo offre maggiori spazi per il Palagiustizia, perché trasferisce al polo di Via Bonino anche gli archivi dell’Ospedale Militare».
«Se tutti faranno il proprio dovere – ha aggiunto – Messina dovrebbe avere il secondo Palagiustizia presso l’attuale Ospedale Militare entro 3 o 4 anni, non 10, e tra pochi mesi si potrebbero già avere i primi benefici stimati in circa 120.000 euro l’anno, derivanti dai risparmi sugli affitti. Inoltre, non c’è rischio di perenzione dei fondi, disponibili fino al 2030».
De Cola ha poi sottolineato la validità del progetto, che permetterebbe di: «Utilizzare soldi pubblici per un intervento di recupero di aree pubbliche, da destinare a funzioni pubbliche, e di localizzare una struttura strategica in un’area urbanisticamente molto adatta».
In conclusione l’ex Assessore ai Lavori Pubblici ha invitato il Sindaco a verificare di persona le affermazioni contenute nella nota: «Basta guardare gli atti e continuare col positivo rapporto già attivato dall’Amministrazione Accorinti col Demanio, vigilando affinché lo stesso rispetti i tempi definiti».
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