consiglio comunale del 2 dicembre 2019

Liquidazione ATM. Il presidente del Consiglio Comunale smentisce De Luca

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Dopo le accuse lanciate nelle scorse ore dal sindaco Cateno De Luca il presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile risponde a muso duro sul ruolo del Civico Consesso nella liquidazione di ATM Messina smentendo quanto affermato dal Primo Cittadino.

Il sindaco Cateno De Luca si era espresso duramente sottolineando come, dal suo punto di vista, la Giunta avesse fatto quanto in suo potere per portare a termine in tempo utile le procedure per la liquidazione della vecchia ATM e la nascita della nuova spa, mentre il Consiglio avrebbe rinviato la discussione. Ma Cardile scende in campo per smentire proprio quest’ultima affermazione e, con una nota, presenta una versione dei fatti diversa da quella del Primo Cittadino.

Pubblichiamo di seguito, in maniera integrale, la nota del presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile sulle procedure di liquidazione di ATM.

«Preso atto delle dichiarazioni del Sindaco in merito al Piano di Liquidazione dell’azienda ATM – ha esordito Cardile – è opportuno che questa Presidenza intervenga per ripristinare la verità sulla vicenda, anche perché è del tutto evidente che il Consiglio Comunale non ha alcuna responsabilità. È opportuno precisare che ad oggi (02/12/2019) non esiste alcuna proposta di delibera di Consiglio comunale che tratti del Piano di Liquidazione ATM (così come specificato dal responsabile del servizio Affari di Giunta e Consiglio nella nota prot. 381025 del 02/12/2019)».

«Dunque – prosegue – è evidente che il mancato inizio della fase di liquidazione non è imputabile al Consiglio stesso, ma ad altri. Questa presidenza è venuta a conoscenza del Piano di Liquidazione dell’ATM in quanto in data 05/11/2019 (prot. 330585) veniva trasmesso detto piano dai Commissari Liquidatori. Affinché il Piano diventi delibera deve essere scritta la proposta a cura del Servizio Aziende Partecipate corredato dei pareri di regolarità tecnica, contabile e dei Revisori dei Conti. Di fatto la proposta di delibera per il Consiglio comunale sul Piano di Liquidazione ATM non è stata ancora presentata alla presidenza del Consiglio in quanto il ragioniere generale in data 11/11/2019 (prot. 336511) ha chiesto alla Commissione Liquidatrice dell’ATM di corredare il piano con il parere dei Revisori dei Conti dell’ATM».

«Inoltre – precisa – appare opportuno, per amor di verità, chiarire cosa abbia fatto il Civico Consesso sull’argomento in questi mesi:

1) in data 23/11/2018 approva la delibera 72/c avente ad oggetto “Delibera di messa in liquidazione dell’Azienda Trasporti Messina ai sensi dell’art. 50 dello Statuto Aziendale”;

2) in data 20/11/2019 approva la delibera 555 avente ad oggetto “Modifiche ed integrazioni alla delibera di messa in liquidazione dell’Azienda Trasporti Messina ai sensi dello Statuto Aziendale, approvata con delibera di Consiglio comunale n. 72/c del 23/11/2018”.

Altresì si precisa che con la delibera 555 del 20/11/2019 il Consiglio, al contrario di quanto affermato dal signor Sindaco, abbia voluto mettere fretta all’Amministrazione sulla procedura di liquidazione della vecchia ATM dando come tempo ultimo per predisporre il Piano di Liquidazione il 31/12/2019.

Si riporta testualmente il deliberato: “Ai sensi e per gli effetti dell’art.50 dello Statuto Aziendale, che disciplina lo scioglimento e la liquidazione dell’ATM, si dispone che, previa nomina da parte del Sindaco di Messina dei tre membri della commissione liquidatrice, entro la perentoria data del prossimo 31/12/2019, fatti salvi gli ulteriori adempimenti previsti dall’art. 50 dello Statuto Aziendale, i nominati membri della commissione liquidatrice dovranno redigere un progetto generale di liquidazione che sottoporranno al Consiglio Comunale corredandolo di una relazione esplicativa”».

«Ad oggi, dunque – conclude il presidente Cardile –, il Piano di Liquidazione dell’ATM è carente del Parere dei Revisori dei Conti dell’ATM così come richiesto dal ragioniere generale del Comune di Messina e dunque di fatto non può essere esitato dal Consiglio Comunale in quanto non esiste alcuna proposta di delibera. Il Consiglio, stante ciò, declina ogni tipo di responsabilità in ordine alle improvvide dichiarazioni lette sui soliti social, ed è pronto a confrontarsi con il Sindaco, date e carte alla mano».

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