Sulla Variante di Salvaguardia si consuma la guerra tra l’amministrazione comunale e il Genio Civile. L’ufficio tecnico guidato dall’Ingegnere Capo, Leonardo Santoro, ha revocato il proprio parere favorevole sulla Variante “Salvacolline”, emesso il 15 marzo dello scorso anno. Dodici mesi fa, questo punto venne interpretato con estremo ottimismo, sottovalutando forse il fatto che il parere fosse “condizionato”.
Da qui il passo indietro del Genio Civile, che impone un brusco stop a tutto l’iter. Il Genio Civile chiede una nuova relazione geologica di tutto il territorio interessato dalla variante, il regolamento edilizio comunale e nuovi studi di microzonazione sismica. Com’è noto, attorno alla Variante si sta sviluppando un’altra “guerra” a suon di carte bollate, quella tra il Consiglio comunale e il Segretario Generale, Antonio Le Donne, con la Regione che non sta certo a guardare. Oggetto del contendere è, com’è, noto il vincolo di segretezza imposto da Le Donne sugli atti, ma l’iter è ancora bloccato in attesa che vengano sciolte tutte le riserve possibili.
A rendere ancora più tortuoso il cammino della Variante di Salvaguardia c’è adesso questo dietrofront del Genio Civile con l’amministrazione rimasta col cerino in mano e pronta ad intraprendere anche delle azioni legali contro lo stesso ufficio tecnico.
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Ormai è solo questione di tempo, quel sorriso da ebeti passerà appena sarete convocati dalla Procura.