«Che fine hanno fatto i 42 milioni di euro promessi per il 2014?» è questa la domanda che il consigliere Libero Gioveni pone esprimendo grande preoccupazione per quella che definisce «inerzia che caratterizza il delicato settore delle politiche abitative dopo lo “spumeggiante” avvio con l’arrivo dei primi 10 milioni e 900 mila euro che hanno consentito di programmare lo sbaraccamento di Fondo Fucile, il risanamento del complesso “Casa nostra” e l’acquisto di alloggi sul mercato per l’emergenza abitativa».
«Quando fu in carica — scrive in una nota — il bravo assessore regionale Nino Bartolotta i famosi 42 milioni di euro per il Risanamento sembravano essere quasi pronta consegna, oggi invece non solo non se ne è saputo più nulla, ma per questa Amministrazione il Risanamento non sembra costituire una priorità, bensì un “optional”».
La «triade di fuoco» — Risanamento, Urbanistica e Lavori pubblici — «rappresenta, da decenni — aggiunge Gioveni — un’autentica “piaga” cittadina». Non è più possibile rimandare e a questo proposito il consigliere chiede «di conoscere intanto la fattibilità dell’arrivo di queste nuove somme e soprattutto di avviare un percorso condiviso per il loro utilizzo, concentrando il necessario impegno sui tanti nodi ancora da sciogliere nei vari ambiti del Risanamento».
«Occorre — puntualizza — fare chiarezza sul progetto per la realizzazione di 112 alloggi e di un parco di quartiere in località Bisconte, del quale non si hanno più notizie ufficiali; sul progetto per la copertura e la riqualificazione ambientale del torrente Bisconte-Catarratti, il cui costo è lievitato a più di 20 milioni di euro per effetto della variante presentata da Palazzo Zanca dopo il nulla osta rilasciato dal Genio Civile e per il quale non vi è alcuna certezza di copertura finanziaria in quanto il progetto esecutivo sembra mancare ancora della parte economica; sul Risanamento di Camaro S. Paolo basso (l’unico che manca per risanare l’intera zona), visto che in fase di ultimazione ci sono già i 46 alloggi di Camaro Sottomontagna e il parco urbano di Camaro S. Antonio. Ciò consentirebbe anche di cancellare l’obbrobrio rappresentato dalle baracche che si affacciano sul viale di Camaro che si collega direttamente con lo svincolo di Messina Centro, che per i turisti che fanno ingresso nella nuova “città metropolitana” non costituisce certamente un bel biglietto da visita; sulla possibile rimodulazione dei vari ambiti visto che molte zone sono state ormai risanate; sull’emanazione di un bando che regolamenti la mobilità negli alloggi popolari per sopravvenute modifiche dei requisiti originari».
Queste le emergenze che secondo l’esponente Udc non possono più essere rimandate e richiedono una risposta concreta. Questi i motivi per i quali Gioveni è deciso a chiedere la convocazione urgente in Commissione Risanamento dell’assessore al ramo Sergio De Cola e del sindaco Renato Accorinti.
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