Una “tre giorni” all’insegna delle start up e dell’innovazione, voluta dal Partito Democratico, ospitata dal Giardino Corallo, dove si è celebrata la Festa della Pubblica Amministrazione. Lì, tra un pubblico attento, un pool di esperti del mondo della politica, della pubblica amministrazione e dell’imprenditoria, si è aperta la sfida alla crisi, la disoccupazione da parte di giovani messinesi ‘portatori’ di nuove idee imprenditoriali.
Marco Sigillo, co-founder de ‘LaChioccia.org’ e rappresentante dell’incubatore Innesta, ha presentato le idee d’impresa e le start up di quella parte di messinesi, e non sono pochi, che vogliono investire nelle proprie idee pur rimanendo in terra natìa.
Davide Faraone, sottosegretario alla Pubblica Amministrazione, Laura Mirabella, del gruppo Barletta e managing director Ufirst, Salvo Panarello, CEO di Keix, e Riccardo Capecchi, segretario generale di Agcom, hanno accolto con grande interesse i progetti imprenditoriali che si sono susseguiti sul palco del Giardino Corallo. Prima tra tutte, Pista, iniziativa di mobilità sostenibile e innovativo sistema di car sharing; 1DAY, nuovo servizio di fruizione dell’offerta turistico-culturale; Ciboon, start up innovativa di food delivery;
Niwaen, piattaforma per la creazione di fumetti multimediali ed infine Valori Condivisi, una piattaforma di crowdfunding che intende sostenere anche le imprese locali impegnate in progetti sociali.
Presenti anche FCube, start up innovativa che, in collaborazione con la clinica COT di Messina, ha ideato un sistema di monitoraggio, mediante sensori indossabili, per assistere i pazienti nella riabilitazione post-operatoria, e Shopin, innovativa piattaforma digitale per il marketing di prossimità.
Un momento importante che ha messo in luce la passione e la voglia di innovare che animano il territorio, nonostante tutte le difficoltà che oggi molte start up incontrano. Difatti, proprio il siciliano Davide Faraone ha sottolineato come in Sicilia siano ancora poche le nuove realtà imprenditoriali e ha affermato che “è importante invece capire che le start up innescano un meccanismo di sviluppo nel territorio e per far questo le istituzioni, anche locali, sono determinanti, così come anche i privati.”
Così, fare rete e creare un ecosistema che promuova e valorizzi i progetti di giovani visionari diviene l’obiettivo principale, per far sì che anche in questi luoghi, dove la disoccupazione giovanile ha ormai
raggiunto livelli allarmanti, si inneschino nuove dinamiche di crescita e sviluppo socio-economico.
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