Dopo qualche settimana di silenzi e messaggi a mezzo stampa, la coalizione di centrosinistra si è riunita per definire le linee programmatiche da portare avanti in Sicilia in vista delle elezioni regionali del 25 settembre 2022. Nervi abbastanza tesi, in particolare tra Pd e Movimento 5 Stelle, ma sembrerebbe esserci accordo su alcuni dei punti fondamentali espressi dalla candidata alle presidenza della Regione, Caterina Chinnici.
Che la strada sarebbe stata in salita, dopo lo strappo tra Enrico Letta e Giuseppe Conte a livello nazionale, era inevitabile per l’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. La prova dei fatti non ha tradito le aspettative. Nel vertice di ieri, convocato dalla candidata uscita vincitrice dalle primarie, Caterina Chinnici, i nodi hanno iniziato a venire al pettine. Presenti all’incontro il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, Nuccio Di Paola, rappresentante regionale del M5S e Claudio Fava, in collegamento da remoto, per il Movimento Centopassi.
Da un lato, sembrerebbe da fonti ANSA, che i pentastellati abbiano chiesto al Pd di non mettere il nome dell’eurodeputata nel proprio simbolo per le elezioni regionali «affinché si dia il messaggio di una candidatura alla Regione “super partes” e non identificabile con un partito», scrive l’Agenzia di stampa; dall’altro, i Dem avrebbero rifiutato e la stessa Chinnici parla di una certa «intransigenza del Movimento 5 Stelle sulla propria lista di nove punti programmatici». Insomma, di problemi da risolvere, già adesso, sembrano essercene tanti e bisogna vedere quanto quest’alleanza, già indubbiamente provata, riuscirà a reggere.
«In qualità di candidata alla presidenza della regione – ha detto a margine Caterina Chinnici –, ho la responsabilità di rappresentare l’intera coalizione e lavorerò affinché le proposte avanzate dai partiti possano, prima possibile, essere ricondotte a sintesi in un programma di governo sul quale affrontare la campagna elettorale. In virtù del mio ruolo, cercherò di svolgere un lavoro di cucitura tra le forze politiche in questa fase difficile. L’interlocuzione proseguirà nei prossimi giorni».
«Ho inoltre chiesto – ha concluso la candidata alla presidenza della Regione – che durante la composizione delle liste si ponga massima accuratezza nel verificare che i candidati non abbiano alcuna pendenza con la giustizia, un prerequisito sul quale ho trovato sintonia, e ho auspicato che le liste abbiano una consistente presenza di candidati espressi dal mondo giovanile, che rappresenta tanto il presente quanto il futuro della Sicilia».
Nel frattempo, anche sul fronte del centrodestra, le cose non sembrano esattamente andare per il meglio, nonostante l’uscita di scena di Nello Musumeci.
(263)