Nessun passo indietro, Caterina Chinnici riconferma la propria candidatura alla presidenza della Regione Siciliana per il centrosinistra, nonostante lo strappo tra il Pd e il M5S. Ad annunciarlo, l’eurodeputata: «Non volterò le spalle agli elettori – afferma –, quelli che hanno votato alle primarie e anche i tantissimi altri che sono pronti a sostenermi riponendo, di questo sono certa, precise aspettative nella mia storia, dandomi una consegna di responsabilità della quale, nel mio ruolo guida, intendo essere garante».
Dopo settimane ai ferri corti con il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle ha siglato ufficialmente l’uscita dalla coalizione progressista anche in Sicilia. Ad annunciarlo, con un post sui social, il presidente pentastellato Giuseppe Conte. Dura la reazione del segretario regionale dei dem Anthony Barbagallo: «A Giuseppe Conte dico, intanto, che la dignità è mantenere la parola data. E questa rocambolesca giravolta di oggi del suo Movimento è tutt’altro che degna. Quello del M5S è alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista», ha tuonato.
Tra le preoccupazioni in casa Pd, all’indomani dello strappo, un possibile passo indietro da parte di Caterina Chinnici, vincitrice delle primarie della coalizione progressista che avevano visto scendere in campo la senatrice Barbara Floridia per il M5S e il deputato Ars Claudio Fava per i Centopassi. La candidata, infatti, aveva parlato della necessità di un momento di riflessione ora che la coalizione che l’aveva scelta ha perso uno dei suoi elementi cardine.
Passo indietro che, alla fine, non c’è stato. Caterina Chinnici sarà la candidata presidente della Regione Siciliana per la coalizione di centrosinistra: «Ringrazio il Partito Democratico per la nuova proposta di candidatura e per le manifestazioni di sostegno e fiducia che mi sono state rivolte sia dalla Direzione regionale che dai vertici nazionali. L’uscita del MoVimento 5 Stelle dal Campo progressista ha stravolto lo scenario, azzerando di fatto lo schema delineato con le primarie di coalizione, ma questo non preclude l’apertura di un nuovo corso. Non volterò le spalle agli elettori, quelli che hanno votato alle primarie e anche i tantissimi altri che sono pronti a sostenermi riponendo, di questo sono certa, precise aspettative nella mia storia, dandomi una consegna di responsabilità della quale, nel mio ruolo guida, intendo essere garante».
«Metto nuovamente a disposizione il mio amore per la Sicilia – conclude – nella consapevolezza che il percorso prospettato è ora più difficile. A maggior ragione, per questo, mi aspetto che con la giusta unità di intenti si creino in tutti i sensi, anche sul piano delle alleanze, i presupposti i per lavorare in totale armonia al progetto di rinnovamento che abbiamo in mente per la Sicilia».
Insomma, se lo strappo non si è potuto evitare, il centrosinistra tenta di tenere insieme i pezzi. Chinnici incassa nuovamente il consenso dell’altro polo della coalizione, quello rappresentato da Centopassi e Articolo Uno. La strada, in ogni caso, è in salita, specialmente in uno scenario così mutato, che vede ben sei candidati alla presidenza della Regione Siciliana: Cateno De Luca per Sicilia Vera (con le sue nove liste, tre “ammiraglie” e sei di testimonianza); l’ex presidente del Senato, Renato Schifani per il centrodestra, proposto da Fratelli d’Italia dopo il «passo di lato» di Nello Musumeci; il vicepresidente della Regione, fuoriuscito da Forza Italia, Gaetano Armao, per il terzo polo (ovvero Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi); Nuccio Di Paola per il M5S; l’attrice Eliana Esposito per il partito indipendentista Siciliani Liberi; e, naturalmente, l’eurodeputata Caterina Chinnici, per il centrosinistra.
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