«Neanche Renzi, che ha fatto una carneficina, con le liste fatte per la Sicilia cinque anni fa, aveva scelto parlamentari non siciliani per rappresentare la Sicilia al Senato»: così il deputato regionale e storico dirigente dei Ds prima e del Pd dopo, Antonello Cracolici, nell’annunciare la sua rinuncia alla candidatura alle prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022.
È polemica aperta nel Partito democratico per le scelte dei vertici in merito alle candidature alla Camera e al Senato. Già nei giorni scorsi la notizia della mancata riconferma del deputato messinese Pietro Navarra, oggi lo scossone di Cracolici, che punta il dito contro il segretario nazionale, Enrico Letta, e quello regionale, Anthony Barbagallo.
«Ho comunicato a Letta e a Barbagallo – dichiara il parlamentare regionale – la mia decisione di rinunciare alla candidatura al Senato. Considero un grave errore politico, aver indicato nelle posizioni eleggibili nei due collegi siciliani, due persone che non hanno un radicamento in Sicilia».
«Il Senato – sottolinea –, anche per legge, è espressione delle regioni italiane. Il PD ha deciso di non dare voce alla Sicilia nel Senato della Repubblica. Questo errore è tanto più grave perché avviene nello stesso giorno in cui i siciliani sono chiamati ad eleggere il nuovo governo e i parlamentari della Regione. Neanche Renzi, che ha fatto una carneficina, con le liste fatte per la Sicilia cinque anni fa, aveva scelto parlamentari non siciliani per rappresentare la Sicilia al Senato. La mia amarezza è secondaria rispetto alla gravità dell’errore politico fatto che, temo, peserà sull’esito del voto. La vita va avanti».
Nei giorni scorsi è stato diffuso l’elenco dei candidati del Pd a Camera e Senato; tra di loro anche i consiglieri comunali di Messina, Felice Calabrò e Antonella Russo.
(Foto reperita sulla pagina Facebook di Antonello Cracolici)
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