Caos nel centrodestra, non solo a livello nazionale, ma in Sicilia, dove la coalizione non sta riuscendo a trovare alcun accordo per le candidature unitarie alle elezioni amministrative e alle regionali di novembre 2022. La Lega si sarebbe detta pronta «anche domani» a un incontro su quello che è stato definito «caso Sicilia», ma questa volontà non sembra essersi ancora tradotta in azione.
«Per la Lega – dichiarano dal Carroccio – l’unità del centrodestra è un valore importante, in Italia e in Europa: un incontro si può fare anche domani per superare divisioni che aiutano la sinistra». A smentire le parole degli alleati ci ha pensato Fratelli d’Italia, che nega qualsiasi ipotesi di vertice a tre all’orizzonte.
L’ex ministro Ignazio La Russa ha fatto sapere all’ANSA che il segretario della Lega, Matteo Salvini, e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, non si sentirebbero addirittura da tre mesi, nonostante i tentativi di «ricucire disperatamente».
«Non do percentuali – ha detto La Russa –, dico 1-X-2. Io, d’accordo con Giorgia Meloni, ho chiamato sia Salvini che Berlusconi. Si sono messi d’accordo che oggi o domani si sarebbero dovuti sentire online o di persona, magari anche con Salvini, ma non è ancora avvenuto». Se non avvenisse chiamerò Berlusconi per capire cosa sia avvenuto, non mi arrendo».
Le divisioni nel centrodestra in Sicilia sono sui nomi e sulla guida della coalizione. Mentre FdI continua a chiedere di sostenere la ricandidatura di Nello Musumeci, il quadro che si presenta alle elezioni amministrative è drammatico per il centrodestra, con ben quattro candidati diversi a Palermo tra autonomisti, forzisti e meloniani, e lo strappo di Germanà a Messina, dove la Lega si è schierata con Maurizio Croce e il deputato messinese con Federico Basile.
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