Via libera dal Ministero dell’Interno al simbolo “De Luca Sindaco d’Italia – Sud chiama Nord”, presentato dal presidente del movimento, Ismaele La Vardera, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Al contempo, sembrerebbe che l’ex alleato Dino Giarrusso abbia ritirato la sua analoga richiesta. La Vardera: «Chi pensava di danneggiarci, a quanto pare avendo capito l’errore commesso, è ritornato sui suoi passi».
Di cosa stiamo parlando? Facciamo un passo indietro. A fine giugno 2022 Cateno De Luca e Ismaele La Vardera hanno presentato insieme all’ex de “Le Iene”, Dino Giarrusso, un nuovo movimento politico in vista delle elezioni politiche, dal nome “Sud chiama Nord”. I tre hanno iniziato la campagna elettorale, ma si sono separati a inizio agosto, a seguito della caduta del Governo Draghi e dell’annuncio delle elezioni anticipate. Per «divergenze di vedute» Dino Giarrusso e Cateno De Luca si sono separati, ma entrambi, a quanto pare, hanno voluto mantenere il simbolo creato nelle settimane precedenti.
Arriviamo a oggi. In una nota il presidente del movimento – l’altra ex Iena, Ismaele La Vardera – ha comunicato che nelle scorse ore il Ministero dell’Interno ha approvato il simbolo depositato in vista delle elezioni politiche. Nel dare la notizia, non ha risparmiato qualche frecciatina all’ex collega. «Siamo felici – commenta La Vardera – di aver ricevuto la nota del Ministero dell’Interno che attesta l’idoneità della nostra richiesta con la conseguente accettazione del nostro simbolo “De Luca Sindaco d’Italia, Sud chiama Nord”. Non avevamo dubbi».
«Apprendiamo – aggiunge – che il tentativo, oserei dire maldestro, di chi ha depositato il simbolo “Sud chiama nord” senza averne titolo non ha sortito l’effetto sperato. Chi pensava di danneggiarci, a quanto pare avendo capito l’errore commesso, è ritornato sui suoi passi ritirando il simbolo “Sud Chiama Nord, Giarrusso”. Adesso – conclude – siamo pronti per essere giudicati dai nostri elettori in tutta Italia. “De Luca sindaco d’Italia, Sud chiama Nord” sarà infatti presente in tutta Italia. Siamo certi che il “progetto Sud Chiama Nord” avrà il massimo sostegno non solo in Sicilia ma in tutto il mezzogiorno d’Italia».
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