Pagine sistemate alla rinfusa, correzioni a penna, parti illeggibili, copie non conformi all’originale. Non stiamo descrivendo la scrivania di un disordinato studente di scuola media, ci riferiamo alle modalità con cui ieri l’amministrazione ha presentato la delibera sulla Tari alla Commissione Bilancio. Un documento importante per le finanze cittadine che i consiglieri sono stati costretti a rispedire al mittente visti gli imperdonabili errori di forma, così come suggerito da Nina Lo Presti.
Un’approssimazione ingiustificabile per una Giunta che si trova a governare una città in crisi su tutti i settori. Una mancanza che non ha lasciato indifferenti diversi consiglieri tra cui Libero Gioveni che ieri ha affidato ai social il suo sfogo. “Non ho proprio parole – tuona su Facebook l’esponente Udc – la delibera contiene degli errori formali (fogli messi alla rinfusa, date che non corrispondono fra l’originale e le copie, inclusione di pagine non afferenti all’argomento, pagine che non si leggono ecc.). Ma vi rendete conto in che mani siamo? Siamo stati infatti costretti a rispedirla indietro col rischio che non arrivando in tempo i cittadini paghino di più! Nel mio intervento accorato in Aula ho chiesto i nomi di chi continua a compiere queste malefatte. Chi rema contro negli uffici”?
Dopo aver messo in ordine le carte, l’amministrazione comunale dovrà chiarire ancora alcuni aspetti. La Giunta è chiamata infatti a far luce sulla sanzione di 2 milioni di euro che la Prefettura ha inflitto (per conto del Ministero) sulla mancata copertura del 36% dei servizi a domanda individuale. A prescindere dai vizi di forma della delibera, la discussione tenutasi ieri in Commissione è comunque stata influenzata dalle assenze dell’assessore al Bilancio Guido Signorino e del segretario generale Antonino Le Donne. Presenti solo l’assessore all’Ambiente Ialacqua e il dirigente Signorelli.
(193)