Botta e risposta tra il gruppo della Lega in Consiglio Comunale e l’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, a poche ore dall’elezione dei vicepresidenti, andata al centrodestra. Gli esponenti del Carroccio commentano l’esito della votazione: «La maggioranza non ce la fa: non ha più i numeri, men che meno le idee…». La replica: «Sono assaliti dal delirio di onnipotenza, ma sono in Aula grazie a Sud chiama Nord».
Si sentono ancora gli strascichi della votazione di lunedì notte in Consiglio Comunale, che ha portato la vicepresidenza, rispettivamente vicaria e supplente, a Mirko Cantello della Lega e a Giandomenico La Fauci di Ora Sicilia. L’Aula si è espressa quindi in favore dei consiglieri dell’opposizione, che hanno battuto i candidati portati avanti dalla maggioranza legata al sindaco di Messina Federico Basile. A commentare il risultato, prima, i consiglieri del Carroccio – Mirko Cantello, Amalia Centofanti, Giulia Restuccia, Emilia Rotondo e Giuseppe Villari –, e successivamente, il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca.
L’attacco della Lega: «Emersa tutta la fragilità dell’amministrazione Basile»
Così la Lega commenta l’esito dell’elezione dei vicepresidenti del Consiglio Comunale di Messina: «Con la votazione a scrutinio segreto del Vice Presidente Vicario e del terzo Vice Presidente è emersa tutta la fragilità dell’amministrazione Basile. È l’autorevolezza della Politica che torna in campo. Le forze di opposizione, con grande senso di responsabilità, hanno ritenuto di attribuire questi ruoli a Consiglieri delle compagini con più peso politico nello scacchiere di Palazzo Zanca».
Nel mirino, anche il leader di “Sud chiama Nord”, punto di riferimento della maggioranza: «Dopo la disfatta in Brianza – scrivono i consiglieri –, il movimento che fa capo a Cateno De Luca in Consiglio Comunale, dimostra che non ha più i numeri per governare, perdendo consensi Deputati, Senatori, e Consiglieri. Ed è il presagio di ulteriori sconfitte alle future competizioni elettorali».
«L’abbandono del movimento che fa capo a Cateno De Luca – proseguono –, da parte dei tre consiglieri, Cantello, Rotondo e Restuccia entrati a far parte della grande famiglia della Lega, ha aperto una falla che difficilmente verrà arginata. La maggioranza non ce la fa: non ha più i numeri, men che meno le idee… Eppure continua a gestire i lavori istituzionali come se ne avessero ancora la forza numerica. È andata di scena stasera l’ennesima tragica commedia. Lavori prolungati oltre l’1 di notte, senza una reale motivazione. Il motivo? Il timore di non raccattare sufficienti consiglieri di maggioranza per votare il loro candidato. Ma l’arroganza di questa maggioranza, sempre più in difficoltà, non ha più limiti e tutto questo va a discapito della Città».
«La Città – concludono Cantello, Centofanti, Restuccia, Rotondo e Villari – ha bisogno di questa autorevolezza nelle scelte strategiche, dove il confronto e l’atteggiamento responsabile dovrebbero essere costanti nella buona azione di governo. Siamo convinti che l’elezione di questa sera rappresenti un forte segnale di adesione ,da parte del Consiglio, a quei principi di condivisione delle scelte politiche nell’unico interesse della Città, lasciando da parte interessi particolari e divisioni che non interessano alla popolazione. La Lega cerca una ricucitura sociale, civica e politica della Città e oggi vogliamo leggere questa elezione come la condivisione di questo obiettivo da parte della maggioranza dei consiglieri comunali».
De Luca: «Lega assalita dal delirio di onnipotenza»
Non è tardata la replica dell’ex sindaco di Messina, leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca: «Apprendo con stupore l’attacco dei consiglieri comunali della Lega di Messina Cantello, Centofanti, Restuccia, Rotondo e Villari, attraverso un comunicato che non rispecchia le modalità attuative del ruolo dei consiglieri comunali in questione a Palazzo Zanca. È notorio infatti che i predetti consiglieri comunali non hanno mai preso la parola in consiglio comunale per sostenere un’articolata presa di posizione sul merito dei punti posti all’ordine del giorno».
«Ora – aggiunge De Luca – assaliti dal delirio di onnipotenza per lo strapuntino che hanno conquistato con un accordo che ha unito il diavolo e l’acqua santa contro De Luca tenterebbero invano di assumere le sembianze di politici. Gli elettori sanno che in particolare, Restuccia e Rotondo sono stati eletti nelle nostre liste, mentre Cantello era prestato alla Lega per consentirgli il raggiungimento dello sbarramento del 5%».
Poi la replica alle affermazioni della Lega riguardanti l’esito delle votazioni in Brianza: «Sud chiama Nord – conclude Cateno De Luca – è la prima forza politica in Sicilia piaccia o meno e non ci manca il coraggio, come ho già dimostrato nel collegio Monza Brianza, di affrontare competizioni a mani nude contro i carri armati schierati dai soliti gattopardi. Rispetto alle gratuite accuse al sindaco Basile parlano i grandi risultati che Messina sta conseguendo e continuerà a conseguire».
(Foto di repertorio)
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