Diretta al vetriolo per il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che dopo l’abbandono dell’Aula da parte della maggioranza del Consiglio Comunale, ha attaccato direttamente i consiglieri: «Oltre alle sceneggiate per ricordare alla gente che esistono, non sanno fare altro».
Oggi, alle 17.00 (circa) si sarebbe dovuta discutere la relazione del terzo anno di mandato del sindaco di Messina, Cateno De Luca, ma a inizio Seduta il presidente Claudio Cardile ha annunciato – spiegandone le motivazioni – che la maggior parte dell’Aula non avrebbe partecipato ai lavori, per protesta contro il Primo Cittadino. Immediata la reazione del Sindaco di Messina, che mentre si faceva la conta dei presenti – rimasti ormai in quattro – è rientrato nella propria stanza per poi pubblicare la consueta diretta Facebook al veleno. Banchi vuoti quindi, almeno fino alle 18.00, quando si dovrà rifare l’appello.
Ecco (in sintesi) cos’ha detto: «Dopo la mia ultima perdita di tempo in Consiglio Comunale – ha esordito –, ho recuperato 8 mesi di salute. Stasera c’era all’ordine del giorno la mia relazione sul mio terzo anno di Sindaco. Sono tre tomi. Immaginate cosa significa studiare, e ovviamente controbattere. Per la seconda volta, il Consiglio Comunale, con la scusa che “il Sindaco gli fa la bua”, si è rifiutato di discutere la relazione, in violazione di legge. Hanno preferito non discutere la relazione, violando la legge, che mettersi a studiare. L’anno scorso omissione, hanno evitato. Quest’anno, “siccome non c’è il rapporto corretto tra me e loro”, perché ovviamente li mando a fanc***o perché faccio i conti di quanto ci costano e quanto fanno, hanno fatto così».
«Che non si poteva fare più strada – ha proseguito – l’avevo deciso a febbraio 2021, perché, come dissi allora, anche il cane si stanca delle proprie zecche. Quindi tutti i gruppi politici, tranne Forza Italia e il Gruppo Misto (non so se Mangano era d’accordo), hanno concordato di non discutere. Sarebbe stato un momento di democrazia. Ma avrebbero dovuto studiare e faticare. Ovviamente farò la segnalazione all’Assessorato alle Autonomie Locali».
«Si chiude qui questa vicenda – ha concluso De Luca. Io ho risparmiato due ore, perché sinceramente non so cosa dovevo ascoltare in Consiglio Comunale. Poteva essere un momento di democrazia in cui si sarebbe smontata pezzo per pezzo la relazione. Oltre alle sceneggiate per ricordare alla gente che esistono, non sanno fare altro. Non ho intenzione di perdere tempo con loro. Ringrazio il presidente del Consiglio Comunale per avermi dato quest’altro assist».
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