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Caos rifiuti, i Quartieri: “Sindaco azzeri Giunta”

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Con una lunga nota, a tratti ironica, i presidenti delle sei Circoscrizioni cittadine tornano sulla delicata tematica della gestione dei rifiuti. Ormai da settimane la città è divenuta una pattumiera a cielo aperto, Messinambiente ha ormai gettato la spugna, sottolineando come la responsabilità del clamoroso disservizio sia da ricondurre a problematiche tecniche della discarica di Motta S.Anastasia.

I Quartieri non ci stanno e, dopo aver ripercorso le principali tappe che hanno portato al fallimento, si rivolgono all’unanimità al sindaco chiedendo l’azzeramento della Giunta. Di seguito il documento firmato dai presidenti delle sei Municipalità al termine dell’odierno incontro con il primo cittadino.

Mentre nelle aule del Palazzo si consumano le grandi manovre e vanno in scena prove tecniche di pacificazione con l’ascia di guerra che viene dissotterrata e di nuovo sotterrata con la stessa disinvoltura di “quellichec’eranoprima”, la città piomba nell’ennesima emergenza igienico-sanitaria.

Con il conferimento a singhiozzo nella discarica di Motta S. Anastasia e la piattaforma di Pace inesorabilmente colma, si accumulano le tonnellate di rifiuti  lungo le strade della città. Ad aggravare la situazione, la vicenda del Dipartimento Sanità, attivo solo sulla carta , il cui dirigente a partire dal 29 luglio 2015 ha sospeso qualsiasi intervento di disinfestazione e derattizzazione per mancanza di fondi.

Il territorio comunale assume sempre piu’ i tratti di   un’ambientazione felliniana,  grottesca e surreale, dove puoi camminare lungo una strada con cassonetti svuotati, aiule ripulite e, persino, imbatterti in uno spazzino, e poi girare l’angolo e trovarti dinnanzi ad una montagna di spazzatura i cui miasmi amorbano l’aria, incrociare un topo che attraversa sulle strisce, schivare la vegetazione del marciapiede e la fauna che all’interno prolifera. Dalla normalità all’inferno nello spazio di poche decine di metri.

 E la citta’,  sgomenta, che si interroga su cosa o chi decide le sorti di una contrada: il fato? Il destino cinico e baro? O piuttosto la volonta’ dell’uomo? E allora di chi? Il Sindaco? L’Assessore? Il Commissario liquidatore? Il Presidente del Quartiere? o semplicemente la  faccia di una monetina nella mano di un caposquadra di Messinambiente. Tutto cio’ non e’ accettabile. Non puo’ essere tollerato oltre da una città, le cui cattive abitudini sono certamente colpevoli e non vanno sottaciute ma che nemmeno può essere consegnata all’oltraggio quotidiano di un degrado mai conosciuto da un paese civile.                         

Riteniamo che il Sindaco non abbia affrontato la questione con la dovuta determinazione, senza una bussola che indicasse il nord e l’ausilio di competenze e risorse umane all’altezza della situazione. Fallimentare la scelta di affidarsi ad un superesperto abituato a raccogliere successi e consensi in un  “isola felice”. Che grave errore di prospettiva! Piuttosto, il Prof Ialacqua sarebbe stato un ottimo assessore all’ambiente per il comuune di Capannori. Probabilmente, le condizioni del ” sistema rifiuti  messinese”, da sempre cancrenoso e purulento, richiedevano la scelta non di un ambientalista dal pennacchio bianco, spesso vittima delle contraddizioni con la propria storia, ma  di un professionista        con competenze amministrative e gestionali e doti di fermezza ed auterevolezza in grado di aprire una nuova stagione segnata dal rinnovamento e l’ottimizzazione delle risorse umane e strumentali, della progettazione di impianti moderni e la tanto agognate normalizzazione dei servizi.

Imperdonabile, poi, da parte della Giunta Municipale aver accompagnato al patibolo Messinambiente ed aver lasciato che, giorno dopo giorno, il cappio si stringesse al collo dell’ente gestore dei servizi di raccolta dei rifiuti senza aver predisposto, nei tempi e nelle forme corrette, l’alternativa che la città, dall’alto dei 43 milioni di tasse versate, richiedeva a gran voce.

La parola multiservizi fu pronunziata dal Segretario Generale del Comune per la prima volta nel febbraio dello scorso anno. A distanza di un anno e mezzo, l’unica traccia che rimane dell’operato dell’amministrazione comunale  è la scia di una ordinanza sindacale revocata.

Oggi, con i rifiuti abbandonati per le strade, occorre trovare soluzioni immediate che impediscano la degenerazione del quadro igienico sanitario cittadino.

Da tempo le Circoscrizioni cittadine hanno offerto, inascoltate, alcune proposte all’amministrazione comunale:

  • Emanazione di un ordinanza contingibile e urgente che impieghi il personale ex ATO3 in interventi di scerbatura e disinfezione.
  • Costituzione di sei squadre operative ( una per circoscrizione), formate da personale proveniente da tutte le società partecipate ( Messinambiente, Amam, ATO3), destinate a fronteggiare l’emergenza decoro urbano sfruttando la sinergia e l’ottimizzazione di tutte le risorse umane e materiali a disposizione.
  • Immediata destinazione di ulteriori risorse finanziarie al dipartimento Sanità per consentire, quantomeno, l’affidamento ad una ditta esterna degli interventi urgenti di disinfestazione e derattizzazione.

E ancora, riteniamo, come ripetutamente già suggerito, che l’organizzazione verticale su cui e costruita la società Messinambiente, suddivisa in strutture operative competenti per l’intero territorio comunale, con decine di sorveglianti, caposquadra e caporali, non sia adeguata alle esigenze di una città metropolitana dal territorio, peraltro, particolarmente esteso e con caratteristiche fortemente disomogenee. Questo sistema va messo definitivamente in soffitta per lasciare il passo ad una organizzazione su base orizzontale dove tutti i servizi, ad eccezione della raccolta meccanizzata dei rifiuti e dell’igienizzazione dei cassonetti,  siano gestiti e verificati a livello circoscrizionale.

Un ‘ultima riflessione. Nelle scorse settimane, durante gli incontri presso l’assessorato o la sede di Messinambiente abbiamo avuto la chiara percezione di confrontarci con un management aziendale ormai sfiduciato e demotivato, schiacciato tra l’impossibilità di agire e l’incertezza del proprio percorso lavorativo, ma soprattutto co un assessore all’ambiente sempre più isolato politicamente e quasi rassegnato ad incarnare il ruolo di capro espiatorio dell’ennesimo fallimento collettivo.

Ci chiediamo. Invece di lasciare che, uno dopo l’altro, gli assessori gettino la spugna logorati da oggettive difficoltà ma soprattutto, dall’assenza di un’azione politico-amministrativa efficace e condivisa, non farebbe meglio il sindaco, approfittando dell’attuale fase dialettica con il Consiglio comunale,  ad andare all’azzeramento della Giunta, rinunciare all’apporto di alcuni assessori il cui operato potrebbe, generosamente, definirsi impalpabile e rilanciare l’azione di governo della città per la seconda parte del mandato amministrativo?

Enzo Messina Presidente I Circoscrizione

Nuccio zullo Presidente II Circoscrizione

Lino Cucè Presidente III Circo scrizione

Francesco Palano Quero Presidente IV Circoscrizione

Santino Morabito Presidente V Circoscrizione

Orazio Laganà Presidente VI Circoscrizione

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